Effetto Covid, Cina diventerebbe prima economia del mondo

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Dubitiamo che questa transizione arriverà. Non tanto per la forza americana, una società ormai troppo diversa per non esplodere in una balcanizzazione sempre più spinta. Quanto per le evidenti debolezze cinesi: la Cina sta arrivando alla transizione demografica occidentale – e giapponese – prima di avere raggiunto il benessere occidentale e giapponese. Si basa essenzialmente su esportazioni, quindi un’economia parassitaria di questo tipo – simile a quella tedesca ma meno tecnologicamente avanzata – non può che risentire del crollo delle economie dove esporta. Il resto dell’economia cinese si basa su un bolla immobiliare la cui esplosione farà impallidire i subprime americani.

La Cina supererà gli Stati Uniti e diventerà la prima economia al mondo entro il 2028, cinque anni prima di quanto inizialmente stimato. Lo prevede il Centre for Economics and Business Research, secondo il quale il sorpasso avverrà prima del previsto a causa del Covid. La Cina, secondo le stime, crescerà quest’anno del 2%, l’unica grande economia a crescere.

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Il Pil americano si contrarrà invece nel 2020 del 5%, consentendo così a Pechino di accorciare le distanze. Complessivamente il Pil mondiale, è la stima del CEBR, calerà quest’anno del 4,4%, in quella che è la maggiore contrazione annuale dalla Seconda guerra mondiale.

E non parliamo del dirigismo del Partito Comunista che non potrà controllare una società la cui crescita economica ha reso ormai troppo diversa. E dovrà basarsi sempre di più sul suprematismo Han per sopperire all’ormai consumata ideologia maoista.




2 pensieri su “Effetto Covid, Cina diventerebbe prima economia del mondo”

  1. Alle multinazionali occidentali che da decenni producono in Cina, specialmente dopo l’ingresso nel WTO del Dragone Rosso nel 2001, fortemente sostenuto tra gli altri dall’attuale presidente abusivo democratico degli USA, non gliene può fregare di meno, anzi, gli fa comodo, perché i costi di produzione lì sono bassi e realizzano profitti miliardari. D’altronde sono le stesse che manovrano come burattini i politici occidentali.

    L’unica cosa che potrebbe farli fuggire dalla Cina, è solo un’eventuale emancipazione della classe lavoratrice che otterrebbe diritti sindacali e salari più elevati.

  2. Concordo (deve essere il miracolo di Natale) con l’analisi: anche io vedo grandi rischi in un modello di crescita economica così spinto come quello cinese (parliamo di circa +10% pil l’anno) che di fatto nasconde molti problemi sociali. Fino a quando si crea ricchezza a questi ritmi è ovvio che siano tutti contenti e il dipendente cinese si fa il mazzo con la concreta speranza di avere un tenore di vita migliore l’anno successivo. Se questo meccanismo si blocca, gli effetti sono davvero imprevedibili e potenzialmente devastanti. “simile a quella tedesca ma meno tecnologicamente avanzata” è talmente poco tecnologicamente avanzata che fi fatto sono leader del 5g…

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