Stupratore africano si difende: “Ero pronto a pagare 150 euro, vivo alla Croce Rossa”

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Delirante.

Il video dell’aggressione alla professionista di 62 anni, riuscita a sottrarsi alla violenza sulle scale di un condominio, sono state acquisite dai carabinieri. Ma Abdoulie Drammeh, 22 anni, gambiano, domiciliato a Pisa, durante l’udienza di convalida davanti al Gip Pietro Murano, ha respinto ogni accusa. A cominciare da quella di resistenza a pubblico ufficiale che la Procura gli ha contestato insieme ai reati di tentata violenza sessuale (per questo reato era venuta meno la flagranza) e lesioni personali gravi (20 giorni la prognosi).

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Frasi come «non sono stato», «non volevo violentarla» si sono ripetute nel corso della convalida, anche quando il Gip gli ha fatto presente che la scena dell’aggressione è stata immortalata dalle telecamere della videosorveglianza del palazzo, vicino alla stazione ferroviaria di Pontedera. E il giovane, difeso dall’avvocato Roberto Nocent, nel rendere la sua versione dei fatti, ha cercato di scusarsi. L’arresto dunque è stato convalidato solo per la resistenza a pubblico ufficiale. Il giudice ha risposto la misura della custodia cautelare in carcere per entrambi i reati, per la tentata violenza sessuale e per la resistenza a pubblico ufficiale, considerato che le affermazioni del giovane, arrivato a promettere di non comportarsi più come invece ha già fatto per due volte di seguito in pochi mesi evidentemente sono state ritenute inaffidabili.

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Ma andiamo per ordine. Nelle spontanee dichiarazioni al Gip Abdoulie Drammeh, uscito dal carcere il 9 dicembre dopo essere stato arrestato per avere palpeggiato una donna al supermercato, ha negato di voler violentare la signora. «Potrebbe essere mia madre – ha affermato – non volevo farle del male». Ha fornito poi tutta una sua versione sui fatti. Secondo l’indagato, la donna è caduta, mentre lui, Drammeh, stava litigando con un altro straniero, del quale non c’è traccia nelle immagini della videosorveglianza del palazzo. La scena e il drammatico racconto della professionista sono tutta un’altra storia. Mostrano l’uomo che afferra per il collo la professionista, la trascina nel sottoscala, cerca di schiacciarla con il suo corpo. Prima aveva detto di essere pronto a pagare 150 euro per incontrare una donna. Dopo avere aggredito la professionista si è allontanato quando ha sentito aprire una porta del palazzo. I carabinieri di Pontedera, che lo hanno riconosciuto dall’abbigliamento, lo hanno trovato a pochi metri di distanza dall’edificio. Probabilmente il 22enne non immaginava di poter essere stato filmato. Dopo la convalida il difensore ha spiegato che nei prossimi giorni presenterà un’istanza al Riesame per chiedere l’attenuazione della misura cautelare. Il gambiano aveva in tasca circa duemila euro che gli sono stati sequestrati. Soldi che, stando al difensore, erano nella sua disponibilità anche quando ha lasciato in carcere Don Bosco, pochi giorni fa, e per questo ne chiederà il dissequestro. Da capire anche dove il giovane abbia un domicilio. Lui sostiene di vivere in un dormitorio a Pisa, dove gli viene dato in affitto un letto. Circostanza smentita categoricamente dalla Croce Rossa: «Non dorme nel Cas di San Domenico».

I carabinieri cercheranno di capire se, dopo che il migrante è uscito dal carcere, ha trovato ospitalità da qualche connazionale a Pontedera. Intanto la donna sta cercando di superare i traumi fisici e psicologici dell’aggressione, avvenuta giovedì mattina, poco prima delle 11.




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