Clandestini minori pestano e rubano: spostati da un hotel all’altro

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Spostati da un hotel all’altro.

Fermo convalidato e collocamento in una comunità che sarà indicata dal Centro di giustizia minorile: questa la decsisione del giudice Alessandra Puglisi, del tribunale per i minorenni di Palermo, che ha emesso l’ordinanza in merito al caso dei due minorenni – una ragazza sedicenne della Costa d’Avorio e un gambiano di un anno più grande – bloccati dalla polizia con l’accusa di rapina ed estorsione ai danni di altri ospiti del centro Villa Sikania.

Nei confronti dei due minorenni, difesi dall’avvocato Roberto Majorini, che nel corso dell’interrogatorio si sono detti estranei ai fatti, è stata applicata una misura cautelare minore rispetto a quanto chiesto dal pubblico ministero Massimo Russo che sollecitava il carcere.

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Le accuse nei loro confronti – ipotizzate insieme ad un altro gruppo di migranti che sarebbero fuggiti e non sono stati individuati – sono di rapina ed estorsione. I fatti sarebbero andati avanti dal 12 novembre al 17 dicembre: a denunciare le violenze subite ai poliziotti del commissariato di Porto Empedocle, diretto da Chiara Sciarabba, sono state le stesse vittime che hanno riconosciuto i loro aguzzini indicandoli anche in alcuni album fotografici.

Alcuni ospiti del centro sarebbero stati immobilizzati brutalmente picchiati con calci, pugni, oggetti in ferro e in legno oppure torturati con dei jeans arrotolati bagnati di acqua per avere soldi, vestiario o il cellulare. Qualcuno avrebbe, inoltre, pagato una somma di 5 o 10 euro per avere indietro il cellulare o, semplicemente, per essere lasciato in pace.

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7 pensieri su “Clandestini minori pestano e rubano: spostati da un hotel all’altro”

  1. Poveri bimbi innocenti, chiaramente queste sono menzogne degne di una telenovela. Sei povero, migrante e sfigato? Allora tutti addosso pur di ritenerti l”agnello sacrificale sull’ara dell’ipocrisia e dell’odio razziale. Il tutto per la buona pace di una società estremamente ostile, aggressiva, egoista e super individualista.

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