Covid, in Veneto quasi 200 morti e Londra chiude per “virus mutato”

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“La situazione è pesante”. Il governatore Luca Zaia non si nasconde: 3.320 nuovi contagi e 165 morti da Covid nelle ultime 24 ore, contro le 95 vittime registrate lunedì. Un balzo angosciante nel bollettino da spiegare però con la mancata registrazione di molti decessi nel weekend. Non cambia però la gravità del quadro. In regione il numero dei positivi da inizio pandemia sale a 196.790, quello dei decessi a 4.992. Negli ospedali sono 3.324 ricoverati” negli ospedali, “e sono pazienti complicatissimi”, sottolinea il governatore leghista. Stabili rispetto a ieri (373), quelli nelle terapie intensive. Gli attuali positivi sono 92.690 (+162). Anche se il dato statistico probabilmente è falsato, le 165 vittime odierne sono il numero più alto mai registrato in Veneto da inizio pandemia, superiore anche ai 148 morti del 10 dicembre. “In Veneto abbiamo oggi più morti rispetto a marzo”, sottolinea Zaia preoccupato.

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Intanto, due settimane dalla fine del lockdown nazionale, Londra tornerà al livello più alto di restrizioni: è di nuovo in lockdown. Colpa della crescita dei contagi ormai fuori controllo: colpa di una “nuova variante del virus”, individuata dagli scienziati e che si propaga molto più velocemente di prima. Il ministro della Sanità britannico, Matt Hancock ha cercato di rassicurare che non c’è al momento “niente che suggerisca” che questa variante possa causare sintomi più gravi o che non risponderà ai vaccini.

Secondo l’Oms, è “comune che si registrino simili mutazioni e per ora non ci sono evidenze che questa nuova variante si comporti in modo diverso”. Il timore è che questa ondata nuova variazione possa arrivare anche in Italia. Nessuno sa niente in merito, ma la preoccupazione tra gli esperti rimane tale. Per l’economia il nuovo lockdown di Londra è una brutta botta: a rischio centinaia di migliaia di posti di lavoro potrebbero saltare soprattutto in quei settori che più avevano sofferto a causa dei lockdown e che non erano mai riusciti a riprendersi, scrive il Corriere della Sera. La preoccupazione rimane comunque alta, ma questa nuova variazione sembra non allarmare troppo neanche i nostri esperti. “Non mi sorprende che questo virus vada incontro a mutazioni. Ne sono già state isolate centinaia e nessuna ha evidenziato conseguenze sul piano clinico, nel senso che non ha cambiato in peggio o in meglio la malattia. Dunque non siamo allarmati dalla notizia, spiega sempre al quotidiano di via Solferino Arnaldo Caruso, presidente della società italiana di virologia.




Un pensiero su “Covid, in Veneto quasi 200 morti e Londra chiude per “virus mutato””

  1. Certo che quelle merde putrefatte dei cinesi hanno combinato un bel casino.Figli di puttana lercia.Loro e quel capellone del cazzo appeso in piazza Tiennamen.

I commenti sono chiusi.