Marocchini inondavano la città di droga: 110 chili sequestrati

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Sono oltre un centinaio gli uomini e le donne della polizia che, stamattina, all’alba, hanno dato esecuzione, ad una vasta operazione antidroga volta a smantellare un’associazione a delinquere dedita allo spaccio di cocaina e hashish nella Pineta di Levante di Torre del Lago.

Cento uomini della questura di Lucca, 12 pattuglie del Reparto Prevenzione Crimine di Firenze, 6 Unità cinofile, rispettivamente, delle Questure di Firenze, Bologna e Genova, hanno fatto ingresso in pineta e perlustrato, con il supporto di un elicottero del Reparto Volo del capoluogo toscano, circa 4 chilometri di area boschiva.

Contestualmente sono stati operati arresti e perquisizioni con il supporto delle Squadre Mobili delle Questure di Pisa, Massa e la Spezia e del Commissariato di Carrara.

Le unità cinofile hanno rinvenuto, interrate lungo la linea ferroviaria, tra le traversine, 110 chili di hashish e diversi pacchi confezionati contenenti denaro in banconote da piccolo taglio. La cifra è in corso di quantificazione.

L’organizzazione, indagata dagli investigatori della Squadra Mobile di Lucca e del commissariato distaccato di Viareggio, avevano eletto la pineta a base operativa adibendola a piazza di spaccio, presidiata notte e giorno, anche con l’uso di armi, con sentinelle, addetti allo spaccio e addetti all’approvvigionamento di viveri, alla costruzione di manufatti per dormire, cucinare e per nascondere lo stupefacente.

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In esecuzione di un’ordinanza emessa dal Gip di Firenze, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia del capoluogo toscano, sono sei i soggetti tratti in arresto, tre dei quali sottoposti alla misura cautelare della custodia in carcere, gli altri agli arresti domiciliari. Si tratta di E.A., noto come Alessandro (Marocco 1984), e L.G. (Carrara 1991), ristretti in carcere, e di S.H. (Marocco 1989), G.F. (Pescia 1964), sottoposti agli arresti domiciliari.

Altri tre indagati, colpiti da misura cautelare, sono stati sottoposti al divieto di dimora nel comune di Viareggio: B.S. (Viareggio 1975), D.M. (Marocco 1998).

Contestualmente agli arresti, sono state eseguite 21 perquisizioni nei confronti di altrettanti sodali e fiancheggiatori, italiani e marocchini, uomini e donne, residenti nelle provincia di Lucca e in quelle limitrofe.

Sempre questa mattina, oltre agli arresti e alle perquisizioni, è stata sottoposta a sequestro preventivo un’attività di ristorazione, usata dall’associazione per il reimpiego e il riciclaggio degli ingenti guadagni che il sodalizio ha derivato dallo spaccio (per una somma non inferiore a 70 mila euro). Si tratta del ristorante “La Conchiglia Bistrot”, nel comune di Lerici (SP), intestato a due italiani, indagati per il reato di associazione a delinquere finalizzata al riciclaggio e all’auto riciclaggio avendo gestito l’attività in nome e per conto del sodalizio.

Sequestrati anche due motoveicoli e due vetture riconducibili al sodalizio ed asservite ai suoi scopi delittuosi.

La Direzione Distrettuale Antimafia di Firenze ha infine disposto il sequestro della porzione della Pineta di Levante attigua alla stazione ferroviaria di Torre del Lago e la restituzione all’ente gestore, con obbligo a carico di detto Ente e di RFI della rimozione dei manufatti che il sodalizio ha predisposto nel tempo, anche a ridosso della strada ferrata, per agevolare l’attività di spaccio ed il controllo dell’area.




5 pensieri su “Marocchini inondavano la città di droga: 110 chili sequestrati”

  1. Ah si chiama troca ora? Mai sentito. Ma il mio aggiornamento😵 risale al tempo di Woodstock o poco più😄
    Si certo, hai ragione sul fatto che accada ben altro… ma cosa? Ipotesi qua se ne fanno ben poche.

I commenti sono chiusi.