Il calcio e lo sport professionistico in generale sono un concentrato non indifferente di individui dal qi più basso di un carciofo. Lo dimostra l’ultimo caso, quello del collaboratore che indica come ‘quello nero’ – negru in romeno – all’arbitro l’uomo da espellere, e ne nasce un caso di ‘rassismo’.

Che ha avuto la propria apoteosi di stupidità ieri sera, durante la replica della gara, sospesa perché i teppistelli delle due squadre si erano rifiutati di giocare, falsando il girone:

Ridicolo. Quando l’idiozia incontra il qualunquismo e le mode. Vedere milionari fare le vittime è ributtante. Il calcio e lo sport professionistico cono un concentrato di stupidità e della peggiore propaganda, per questo sarebbe salutare un fallimento economico generalizzato. Che i Neymar e gli Mbappe vadano a fare quello che fanno quelli come loro se per caso non finiscono a fare i calciatori.

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