Blitz in Senato: a rischio approvazione ‘decreto Boldrini’, scontro

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A rischio l’approvazione da parte del Senato del ‘decreto Boldrini’, licenziato ieri dalla Camera abusiva.

Il Presidente del Senato, Casellati, come rientra nei suoi poteri, ha infatti assegnato l’esame del testo, che deve essere convertito entro il 20 dicembre, oltre che alla commissione Affari Costituzionali, alla Giustizia presieduta dal leghista Ostellari. E la Lega annuncia battaglia contro il testo.

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La commissione Giustizia infatti è l’unica guidata dalla Lega, che ha annunciato le barricate e di volere in ogni modo ostacolare il nuovo decreto che di fatto abolisce i confini italiani.

Il presidente è rimasto il leghista Andrea Ostellari, perché durante il rinnovo delle presidenze delle commissioni la scorsa estate, nel voto segreto è stato fatto fuori il candidato giallo-rosso, Pietro Grasso, ex presidente del Senato e noto xenofilo di terzo pelo.

“Una cosa incomprensibile e sconcertante, chiederò spiegazioni alla Casellati”, protesta il piddino Dario Parrini, presidente della Affari costituzionali che era riunita per decidere sui nuovi collegi elettorali, quando è stata comunicata la scelta . La discussione si è accesa. Per il Pd “è clamoroso”, dal momento che solo quattro pagine su 25 del decreto immigrazione sono collegabili alle competenze della commissione Giustizia.

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Pensate, ‘solo’ 25 pagine.

Il Pd protesta. I capigruppo nelle commissioni Valeria Valente e Franco Mirabelli chiedono spiegazioni: “E’ una decisione della Casellati, sollecitata dal presidente leghista? Non ne capiamo il motivo. L’esame di questo tipo di provvedimenti, di pertinenza del ministero dell’Interno, è sempre stato assegnato alla Affari costituzionali, così è stato alla Camera, così è stato anche per i decreti di Salvini”.

I 5Stelle a loro volta scendono sul piede di guerra con le capigruppo delle due commissioni Maria Laura Mantovani e Grazia D’Angelo: “E’ una scelta singolare. A quanto ci risulta alla presidente Casellati è giunta una richiesta in tal senso da parte della presidenza leghista della commissione Giustizia senza che vi sia stata, di questo siamo certi, una decisione presa a maggioranza tra le senatrice i senatori di quella commissione, né un pronunciamento dei capigruppo. Chiediamo pertanto che il provvedimento venga riassegnato esclusivamente alla commissione Affari costituzionali nel rispetto dell’abituale organizzazione dei lavori parlamentari”.

A difesa di Casellati e del doppio esame Lega e FdI che fanno sapere come la doppia assegnazione “è logica”, vista la “naturale e ovvia competenza per materia”.

Fossimo Salvini, faremmo occupare manu militari il Senato dai suoi fino all’1 del giorno 21 dicembre, impedendo ogni votazione. Che possono fare, sparare ai senatori?




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