MES, i soldi degli italiani nelle mani di un tedesco: grillini danno pieni poteri a Klaus Regling

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La riforma recente del Mes va nella direzione dell’introduzione di un’ulteriore clausola di salvaguardia introducendo fin dal 2022, in anticipo di due anni, la possibilità che il Fondo di risoluzione (Sfr) per le crisi bancarie possa chiedere al “salva-Stati” un prestito-paracadute fino ad un massimo di 68 miliardi qualora le sue dotazioni finanziarie non fossero sufficienti a tamponare una crisi strutturale del mondo bancario europeo.

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Si tratta di un’extra garanzia legata a un fondo cui contribuiscono anche fondi italiani per 125 miliardi di euro (17,91% del totale), esterno ufficialmente ai trattati Ue, di cui potrebbero beneficiare solo le banche di due Paesi: Francia e Germania.

A dirigere l’occupazione lui, Klaus Regling il nuovo reichsfuhrer dell’Italia. E’ il direttore generale del famigerato MES, il Meccanismo europeo di stabilità. A lui, uomo dei tedeschi, i grillini hanno consegnato l’economia italiana. IL futuro italiano. Quel futuro che avevano spergiurato di difendere dal MES. Ladri.

La riforma Aè stata scritta apposta per attribuirgli una lunga serie di superpoteri, a partire da quello che gli consente di affiancare la Commissione e la Banca centrale europea nella valutazione della richiesta di sostegno presentata da uno Stato. Spetterà poi al solo direttore generale del Mes, ossia lui, formulare la «proposta» per mettere in riga lo Stato con i conti sballati, da sottoporre all’approvazione dei ministri dell’Economia dell’area euro. E sarà ancora lui, insieme alla Commissione e alla Bce, a controllare se il reprobo persevera nella colpa o riga dritto.

La riforma lo autorizza a «seguire e valutare la situazione macroeconomica e finanziaria» dei singoli Stati anche in via preventiva, indipendentemente da una richiesta di sostegno. Pure in tempi normali, quindi, ci sarà una nuova entità sovranazionale a sorvegliare i conti italiani, e questo rappresenta un “tradimento” da parte di Conte, che nel suo primo governo si era impegnato a non avallare mai una cosa del genere. «L’Italia si opporrà all’affidamento al Mes di compiti di sorveglianza macroeconomica degli Stati membri che rappresenterebbero una duplicazione delle competenze già in capo alla Commissione europea», si legge nella Relazione programmatica per il 2019.

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È ciò che sta per accadere, invece. E siccome non bastava, la riforma introduce la «piena indipendenza» del direttore generale e del personale del Mes da ogni potere democraticamente eletto, rendendoli «responsabili soltanto nei confronti del consiglio d’amministrazione». Tutto questo potere va in mano a un personaggio che deve essere nominato a maggioranza qualificata dell’80% del capitale del Mes. Per capire cosa significa, bisogna vedere come sono divise le quote: la più grande è della Germania, col 26,9%, quindi viene la Francia (20,2%). L’Italia ha il 17,7%, gli altri meno. Berlino e Parigi, dunque, avranno singolarmente il potere di mettere il veto sulla nomina del successore di Regling; Roma, no.

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Di tali cose, nelle quattordici pagine della risoluzione che dà a Conte il via libera a «finalizzare» la riforma del trattato del Mes, non vi è traccia. In compenso si sbrodola a lungo di “green deal”, Turchia e Brexit. Nell’unico passaggio sul fondo salva-Stati si chiede al governo di sostenere «un processo che superi il carattere intergovernativo del Mes», ovvero di renderlo ancora più sganciato dalla sovranità statale. I grillini, che in nome di Dea Poltrona si sono ricompattati così col resto della maggioranza, lo chiamano «un risultato straordinario».




6 pensieri su “MES, i soldi degli italiani nelle mani di un tedesco: grillini danno pieni poteri a Klaus Regling”

  1. La melona ieri sera era la (vomitevole) star di una trasmissione e non si vergognava di dire che l’Italia sarà governata dalla germania e dai loro alleati, i francesi che a tutti gli effetti ci hanno assoggettati, una serpeggiante dominazione spacciata per supporto causa incapacità (a detta dell’infame collusa) secondo bruxelles il nostro governo spererebbe soldi. Sempre per sua ammissione i monopattini sarebbero la goccia che avrebbe fatto traboccare il vaso.
    Che siano cretini e ladri non ci piove ma c’è da chiedersi perché pagare un opposizione quando stiamo perdendo persino la facoltà di gestire le nostre questioni interne.
    Ditemi: COSA STIAMO ASPETTANDO.

    1. Che tassino gli i phone, che tolgano il calcio, che oscurino la durso e i gf, che non si possa più mettere foto su facciadiminkiabook e gli altri coglional…allora si!

I commenti sono chiusi.