Reddito di Cittadinanza a 50 tra terroristi islamici e ‘ndranghetisti

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L’altro caso arriva da Reggio Calabria, dove i carabinieri hanno individuato 50 persone che percepivano illecitamente il Reddito di cittadinanza, fra queste vi sono anche parenti diretti di ‘ndraghetisti, elementi spicco della cosca Bellocco-Pesce di Rosarno. Si tratta direttamente di soggetti già condannati per associazione mafiosa e figure apicali della ‘ndrangheta del mandamento Tirrenico o di familiari stretti che hanno “dimenticato” di segnalare la presenza di carcerati e pregiudicati nel nucleo familiare. Poi ci sono i casi “classici” di membri dello stesso nucleo familiare che percepivano un sussidio ciascuno o non denunciavano altre entrate.

Solo per questi 50 il danno erariale complessivo è stato stimato in circa 357mila euro. Ma agli ultimi 50, vanno aggiunti altri 37 indebiti percettori scoperti nella stessa zona a giugno, per un totale di 87 illeciti e un danno di circa 1 milione di euro. E, ancora, gli altri 101 ‘ndraghetisti con paghetta di Stato scoperti a maggio. E si parla solo dell’area del Reggino. Poi ci sono le decine e decine di “furbetti”, come li definisce Di Maio ancora minimizzando, scoperte in giro per l’Italia, per un danno che anche senza Ragioneria dello Stato si può quantificare in diversi milioni.

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Il reddito di cittadinanza usato per finanziare il terrorismo islamico.

Seguendo i soldi, le Fiamme gialle sono risalite a due tunisini, che utilizzando il sistema del money transfer inviavano in Tunisia soldi a un foreign fighter – immigrati nati e cresciuti in Europa che si arruolano con organizzazioni terroristiche – iscritto nelle liste dell’antiterrorismo del Belgio. Nella ricostruire la provenienza di quei soldi, i militari hanno scoperto che venivano dal reddito di cittadinanza.

L’indagine ha accertato che i due tunisini, denunciati anche per occupazione abusiva di una casa popolare, hanno ottenuto dal reddito di cittadinanza ben 12mila euro.

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Tutto questo lo dobbiamo al secondo governo Conte che ha eliminato la clausola voluta dalla Lega che rendeva praticamente impossibile per gli extra ottenere il sussidio.