IMMIGRATI IN RIVOLTA A MILANO: INCENDIANO CENTRO ACCOGLIENZA

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Un’altra rivolta di immigrati al Centro per il rimpatrio (Cpr) di via Corelli a Milano. Nella serata di ieri domenica 6 dicembre i clandestini in attesa di espulsione ospiti all’interno della struttura hanno scatenato l’inferno incendiando materassi e altri oggetti, tanto da rendere necessario l’intervento di vigili del fuoco e forze dell’ordine in tenuta anti sommossa.

Milano vive un’altra notte di tensioni e di violenze. Per l’ennesima volta, i migranti ospiti del centro per il rimpatrio di via Corelli, hanno scatenato l’inferno tra le mura della struttura che li ospita. La polveriera del centro per il rimpatrio di via Corelli a Milano torna a esplodere. il grido delle sirene delle forze dell’ordine accorse sul luogo divenuto terreno di scontro squarcia il silenzio del coprifuoco, coperto solo dal fumo sprigionato dalle fiamme che investono la struttura e dilagano pericolosamente. Sul posto arrivano i mezzi dei vigili del fuoco e agenti e carabinieri in tenuta anti sommossa. Nel Cpr è caos: la rivolta dei migranti è esplosa. E non è neppure la prima volta… Sono le 22 di domenica sera, quando le fiamme divampano e il fumo sulle prime copre i disordini che sconvolgono il centro. Gli accertamenti sono ancora in corso, ma secondo quanto riferito in queste ore dal sito Milano Today, sembra che sia stato il tentativo di suicidio di un 36enne ospite della struttura, a innescare i disordini. Da lì, la rivolta prende corpo. Con i migranti che incendiano materassi e qualsiasi oggetti capiti loro sotto mano. Per domare il fuoco, sul posto dovranno intervenire circa 8 mezzi dei vigili del fuoco. Per sedare i tafferugli e riportare la situazione alla normalità, invece, dovranno intervenire uomini della polizia, carabinieri e addirittura anche alcuni militari dell’esercito.

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Mentre le forze dell’ordine agiscono su più fronti, i soccorritori provvedono a trasportare il 36enne che ha tentato di togliersi la vita all’ospedale Niguarda. Nel frattempo un 22enne del centro, intossicato dal fumo, arriverà in codice verde al pronto soccorso Fatebenefratelli.

Non si contano più i tentativi di rivolta, più o meno organizzati, che hanno animato le giornate del Centro di permanenza per il rimpatrio di via Corelli a Milano. L’ultimo episodio prima di domenica 6 dicembre era avvenuto venerdì 20 novembre. I sindacati di polizia hanno più volte denunciato la “situazione surreale” all’interno dell’edificio nato per ospitare i migranti in attesa di rimpatrio.




3 pensieri su “IMMIGRATI IN RIVOLTA A MILANO: INCENDIANO CENTRO ACCOGLIENZA”

  1. Quest’anno avremo gli incendi dei centri di akkoglionenza anziché i fuochi d’artificio…se solo ci restassero dentro sarebbe bello…

    1. Restassero …… in che senso? E’ un auspicio? A Roma “restare” vuol dire anche ….. soccombere, rimanerci secco, cioè crepare.

I commenti sono chiusi.