Come vedete, l’unica identità che Boldrini vuole eliminare è quella italiana attraverso l’immigrazione di massa:
Davvero @lauraboldrini ha scritto IDENTITÀ? Non è un concetto razzista? https://t.co/vu6tswV791
— Francesca Totolo (@francescatotolo) December 1, 2020
L’odio di questi individui verso la propria gente è quasi paradossale. E’ odio di sé che dirige le loro azioni.
Ah, e comunque il mondo negli anni ’50 era un luogo migliore. E la separazione razziale ne era sia un espressione che un risultato.
Eh si, bisognerebbe studiare a fondo il delicato periodo che ha preceduto la guerra per capire esattamente come e quando si sono sviluppati i piani strategici contro la nostra razza, se avevano già qualcosa in mente prima che kalergi esponesse le sue idee e se si è sviluppato strada facendo o se avevano già una linea chiara di comportamento che ci avrebbe portato dove siamo ora. Avevo letto qualcosa in merito… ma l’escalation negli ultimi anni, la velocità con cui portano avanti la follia, la loro sfacciataggine non è lontanamente paragonabile alle fastidiose scelte anni 60′ di cui parlavo nel post precedente. La nostra debolezza e l’accettazione passiva di tutto ciò che propinavano ha spianato loro la strada.
“Erano ben chiari nella mente dello statista i pericoli incombenti per la razza bianca ma è possibile che anche il popolo avesse subodorato ciò che tramavano gli ebrei? In questo modo tutto prende un senso compiuto.” ESATTAMENTE. E quanto al leccagiuda (intimo, tra gli altri, di Louis de Rothschild, Max Warburg, Paul Warburg, Bernard Baruch) Richard Nikolaus di Coudenhove-Kalergi, costui riuscì PER UN PELO a farla franca e a non cadere nelle mani dei nazionalsocialisti, riuscendo a scappare in fretta e furia dall’Austria (prima in Cecoslovacchia, poi in Francia, in seguito in Svizzera, infine in Portogallo e di lì… negli Stati Uniti, dai suoi amici banchieri ebVei di oltre Manica) … Hitler, contrarissimo ai piani per l’Europa del tizio in questione aveva scritto di lui già nel 1928 all’interno del suo Zweites Buch (Secondo libro – tradotto con questo titolo dalla benemerita Thule Italia editrice nel 2016) definendo il massone mezzosangue austriaco come rappresentante dei “bastardi di tutto il mondo” (“Aller welts bastarden”).