La Corte Suprema statale della Pennsylvania ha respinto uno dei ricorsi sulle elezioni presidenziali americane. Non presentato da Trump ma da terzi.
Era previsto. Nessuno pensava che la Corte statale, controllata dai dem, potesse invalidare il voto. Infatti, nel respingere il ricorso, ha usato motivi politici più che legali:
The PA Supreme Court is out of control. https://t.co/6T1zFQD3x1
— The Election Wizard (@Wizard_Predicts) November 29, 2020
L’obiettivo di Trump è sempre stato quello di finire alla Corte Suprema federale. E ci si arriva solo attraverso ricorsi respinti. Ricordiamo che la Corte Suprema della Florida ‘elesse’ Gore. Per essere poi smentita da quella federale.
Anche se, negli ultimi giorni, sembra che la strategia preferita sia quella di lasciare siano i parlamenti degli Stati interessati a prendere in mano la situazione, non assegnando i Grandi Elettori, ne hanno facoltà costituzionale, e rimandando quindi l’elezione alla Camera dei Rappresentanti riunita per Stati.
Anche perché, i riconteggi non porteranno a nulla. Tranne ricontare le stesse schede. I brogli sono nell’avere validato i voti postali e per individuarli servirebbe un controllo a monte e non il semplice riconteggio.