Orbán contro la “rete Soros”: “Vuole fare dell’Europa un continente di immigrazione senza identità”

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Continua la guerra a tutto campo tra Viktor Orbán e George Soros. DIVERSI media globalisti, il 20 novembre, hanno pubblicato un ultimatum di Soros in cui sollecitava l’Europa a rimanere ferma nei confronti dell’Ungheria e della Polonia. Questi due paesi hanno posto il veto alla proposta di bilancio pluriennale dell’Unione europea (UE) e al Recovery, perché la UE vuole legarlo all’accettazione del ripopolamento con immigrati.

E questo, i Soros non possono tollerarlo.

In un testo dal titolo “L’Europa non può giurare fedeltà alla rete Soros”, Viktor Orbán risponde all’articolo di George Soros. Il primo ministro ungherese lo accusa di essere un “delinquente economico” che cerca di controllare l’Unione europea attraverso una “rete che permea la burocrazia europea e le élite politiche da tutte le parti” .

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La “rete Soros […] lavora da anni per fare dell’Europa un continente di immigrazione” e “per promuovere l’eliminazione dei popoli”. L’obiettivo è quello di creare una società “multiculturale ed etnicamente mista” che sarebbe “nelle mani delle élite globalizzate”. Non fa una piega.

Soros, prosegue, “mette i popoli d’Europa l’uno contro l’altro” utilizzando “mezzi molteplici e attivi sulle più svariate scene della vita pubblica”: “L’elenco è lungo di leader politici, giornalisti, giudici, burocrati, propagandisti politici travestiti da rappresentanti della società civile che sono a busta paga di George Soros”. Il miliardario viene presentato come “l’uomo più corrotto della terra” , che “paga e compra tutto quello che può” e denigra gli altri “attraverso la stampa di sinistra”.

Noi, invece, siamo gratis.




25 pensieri su “Orbán contro la “rete Soros”: “Vuole fare dell’Europa un continente di immigrazione senza identità””

  1. Perché secondo voi morto Soros non c’è nessun altro che porterà avanti il suo ‘lavoro’? La vostra ingenuità fa tenerezza.

    1. No, assolutamente. Lui è un seguace delle idee di Popper, il suo correligionario teorico della “società aperta”, per cui in caso di sua morte ci sarà sicuramente un altro che se ne farà promotore.

      1. Il problema infatti è la Democrazia liberale. Che significa tirannia della società aperta che si basa sul Paradosso della toleranza.

        Ovvero chi non la pensa come me è un leghista coglione e non ha diritto di esprimersi…

        E così mandi Cagonte

I commenti sono chiusi.