Da giornalista RAI foto militari riservate a ONG: “Dove sono i barconi da prelevare”, scatta inchiesta Frontex

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Giornalista RAI passa informazioni a ONG: scandalo finisce in Parlamento – VIDEO

La giornalista RAI che collabora da anni con i trafficanti umanitari delle ONG ha diffuso immagini militari violando il segreto. Probabilmente perché arrivassero a chi dovevano arrivare:

Secondo la reporter Totolo:

[…] il materiale fotografico e video e di Frontex e della Guardia Costiera italiana viene solitamente diffuso ai giornalisti accreditati con il logo impresso su ogni documento. Per questo motivo e alla luce della dichiarazione di Angela Caponnetto, ovvero “un ringraziamento a quelle poche forze dell’ordine che ci hanno dato comunicazioni sottobanco e che continuano a lavorare con le Ong anche se hanno ordini diversi”, abbiamo chiesto chiarimenti alla Guardia Costiera e all’Agenzia europea. Il comando generale delle Capitanerie di porto ha negato categoricamente che le immagini, condivise dalle Caponnetto, siano state diffuse alla stampa. Parimenti, Frontex ha dichiarato che “l’Agenzia non rilascia questo tipo di informazioni al pubblico” e che “si possa presumere che quelle foto siano trapelate”. A tal proposito, Frontex ha affermato di essere “a conoscenza della fuga di informazioni” e che sta investigando in merito.

Rai e Ong traghettano in Italia 700 clandestini

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Sulla nave presente anche la giornalista di Rai News Angela Caponnetto, tutta eccitata: “Ce ne dobbiamo andare. Lasciamo il gommone in mezzo al mare con sopra un elicottero a pattugliare in attesa dell’arrivo della motovedetta libica”, scriveva ieri su Twitter. E ancora: “Voi non sentite le urla! Appena arrivati i libici, si sono buttati a mare! Sono tutti a mare!”, “No Libia urlano”. E infine: “Li abbiamo tutti a bordo. Tutti e 90. Anche una neonata di pochi giorni e la sua mamma”. Che non manca mai, soprattutto quando ci sono le telecamere.

Non un lavoro da giornalista che testimonia, in modo oggettivo, cosa accade. Ma collaborazionismo con i trafficanti delle ong. Megafono dei trafficanti umanitari delle ong.

Non basta. La stessa giornalista:

Rai collabora con scafisti islamici: giornalista contattata a bordo nave Ong – VIDEO

Questo video di RaiNews mostrava un gruppo di clandestini algerini pronti a partire per l’Italia: in un secondo video sono già in mare su un barchino. Nel terzo sono a bordo della nave dei famigerati Medici Senza Frontiere.

È l’8 dicembre. Un loro amico preoccupato – dice la giornalista del servizio pubblico – per la loro sorte si è messo in contatto attraverso un social network con l’inviata Angela Caponnetto a bordo della nave Ong Aquarius per un servizietto giornalistico a spese dei contribuenti.

E’ la nave che tra il 9 e il 10 dicembre ha raccattato in Libia, di fronte a Tripoli, quasi 500 clandestini. Tra loro, i fancazzisti algerini.

I ragazzi del video – raccontava esaltata la giornalista – erano a bordo sani e salvi e ora sono sbarcati in Italia. Nel filmato invitano i giovani algerini a scappare dal paese passando per la Libia usando anche un profilo Facebook. Per venire in Italia. E il servizio pubblico che pagate con il vostro Canone obbligatorio fa da megafono e da trait d’union con i trafficanti umanitari.

Come, qualcuno in Algeria, sa chi contattare della Rai su Facebook? Perché la giornalista Rai è in contatto via Messenger con un ‘amico’ dei clandestini?

Ovviamente la Rai ha aspettato diversi giorni prima di diffondere il video con le immagini dei clandestini algerini, che altrimenti potevano essere identificati allo sbarco!

Qui abbiamo una giornalista del servizio pubblico, stipendiata con il Canone, che fa da collegamento tra clandestini – non scriviamo scafisti – e Ong. E che, ieri, rivela di avere informazioni da poliziotti infedeli insieme ai trafficanti umanitari.

Questo è uno scandalo di proporzioni gigantesche. Non solo questa giornalista dovrebbe essere licenziata, ma un qualche magistrato dovrebbe anche indagare. Non solo Frontex.

La domanda a cui dovrebbero rispondere i magistrati è se questa giornalista facesse da contatto tra agenti infedeli e scafisti. Ma, già il fatto di avere pubblicato le immagini sui social è stato un modo per rendere nota la posizione dei barconi alle Ong.




6 pensieri su “Da giornalista RAI foto militari riservate a ONG: “Dove sono i barconi da prelevare”, scatta inchiesta Frontex”

  1. Queste sono riprese aeree. Probabilmente di un drone. A sinistra in basso potete vedere le coordinate e l’altitudine del veicolo mentre a destra quelle del bersaglio ripreso. ACFT è l’abbreviazione di “aircraft”. VIC dovrebbe essere “vector in command” ed è indicato come “manuale”.
    Ne deduco quindi che il canarino presta servizio presso il 61° gruppo di volo di base a Sigonella.

    1. Facile, facile: chi era presente nella sala di controllo dei droni fra le 11.40 e le 11.50 del 9 di gennaio? Come minimo per entrare e uscire dovranno firmare se non usare un bel badge.

I commenti sono chiusi.