“Black Friday 2020”, Amazon Italia boccia richieste rinvio

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Tra le associazioni che spingono per il rinvio del Black Friday vi è anche Confesercenti, che presentando un esposto all’Antitrust sulla disparità di condizioni venutasi a creare tra negozi e operatori dell’e-commerce ha affermato: “Siamo di fronte ad una distorsione gravissima della concorrenza, che dobbiamo correggere al più presto”.

“Il problema non è impedire le vendite via web ma la necessità non più differibile di garantire un mercato realmente concorrenziale, nel rispetto del pluralismo distributivo. A maggior ragione nella situazione attuale, che vede le imprese di vicinato chiuse per scelta amministrativa, con un’ulteriore alterazione delle condizioni a danno delle attività più deboli ed in difficoltà. Governo e Garante della concorrenza devono intervenire”, ha chiesto Confesercenti.

“La situazione di sofferenza delle imprese del commercio – si legge nell’esposto – è ulteriormente aggravata dalla sperequazione delle condizioni che si realizzano tra negozi fisici e commercio online: mentre l’attività dei primi è sospesa tout court, il canale delle vendite web, la cui attività non solo è consentita, ma promossa dagli interventi normativi anti-covid, di fatto agisce ed opera in condizioni di monopolio, trasferendo, inoltre, all’estero una parte importante della ricchezza generata dagli acquisti realizzati on line”.

L’associazione lancia un appello al governo. “In Francia – scrive Confesercenti in una lettera al presidente del Consiglio Giuseppe Conte – si è già intervenuti sulla questione. E dopo la moral suasion del governo, sia la grande distribuzione organizzata sia Amazon hanno accettato di posticipare la data del Black Friday al 4 dicembre, poco dopo la prevista riapertura dei negozi indipendenti. Una soluzione a nostro avviso opportuna, che dà a tutte le forme di distribuzione una chance di competere per il Black Friday, ormai diventato uno degli eventi commerciali più importanti dell’anno. E che, se fosse applicata anche in Italia, avrebbe un grande valore per le piccole imprese, anche simbolico, permettendo loro di recuperare un po’ di fiducia”.

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Intanto, al di là del grave problema Amazon, che non è risolvibile altro che con un massiccio aumento delle tasse a questo monopolista e contemporaneo taglio ai piccoli commercianti, impossibile non notare come stiamo importando tutte le ‘americanate’ e che quasi vengano considerate un ‘diritto umano’.

“Sin dall’inizio della pandemia, abbiamo lavorato duramente per garantire la salute e la sicurezza dei nostri dipendenti, supportando le 14.000 piccole imprese italiane che vendono nel nostro negozio e fornendo un servizio su cui i nostri clienti italiani fanno affidamento e che apprezzano. Il Black Friday è un importante evento di vendita per le piccole imprese, con oltre la metà di tutte le vendite annuali su Amazon provenienti dalle Pmi”. Così Amazon Italia a fronte delle polemiche che stanno montando sulla richiesta di freno al Black Friday.

“Nel 2019, quasi 600 piccole imprese italiane hanno superato il milione di dollari di vendite su Amazon, mentre le vendite export totali dei nostri partner di vendita italiani hanno superato i 500 milioni di euro. Abbiamo investito più di 5,8 miliardi di euro in Italia dal 2010 e abbiamo creato oltre 1.600 posti di lavoro nel 2020. Ora abbiamo più di 8.500 dipendenti in Italia”, aggiunge Amazon Italia.

Per 1.600 assunti low-cost, dei quali oltre la metà saranno non italiani, avrete fatto chiudere qualche migliaio di negozi. Tutta ricchezza che portate nei paradisi fiscali. Tutti soldi che se ne vanno dall’Italia.

Ma come scritto tre paragrafi più in alto, la soluzione non può essere estemporanea.




2 pensieri su ““Black Friday 2020”, Amazon Italia boccia richieste rinvio”

  1. io compro in negozio, la TV la devo vedere il pacco lo prendo immediatamente…amazon ma vaffanculo! a te a a quel morto vivente di Biden

I commenti sono chiusi.