Sassoli (Pd): “abbattere i muri”. E toglie la parola alla Lega sull’invasione

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Dovremmo però chiedere conto alla Lega del perché un partito che è minoranza nel Paese sia al governo e detti l’agenda. Prendere voti è fondamentale, ma devi anche essere in grado di utilizzarli. Se sei il primo partito italiano e finisci all’opposizione nonostante tu rappresenti la maggioranza del Paese, allora devi rendere conto ai tuoi elettori.

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“La Ue che a parole si dice così attenta al rispetto della democrazia e dei diritti, oggi nega alla Lega e ad altri Gruppi di intervenire alla conferenza sull’immigrazione organizzata da Parlamento europeo e Bundestag tedesco, con la scusa del tempo esaurito, così da non interrompere la loro propaganda a favore di porti aperti, Ong e accoglienza senza freni”. Lo lamenta Annalisa Tardino, europarlamentare della Lega

“Purtroppo, il presidente Sassoli -aggiunge l’esponente del Carroccio- ancora una volta predica bene e razzola male: si definiscono ‘democratici’ ma, oltre a non far parlare chi la pensa diversamente, nemmeno prevedono un dibattito sugli argomenti trattati, come per esempio sulla Sicilia, sulla quale Sassoli ha dimostrato di non conoscere la gravità della situazione. E’ evidentemente scomodo ascoltare l’opinione di chi, a differenza loro, non è a favore di porti aperti, immigrazione senza limiti, sostegno alle Ong e di chi favorisce gli sbarchi, addirittura di più fondi a favore dell’immigrazione: clamoroso che una conferenza di alto livello si sia trasformata in una difesa d’ufficio delle Ong, così come del tutto fuori luogo il paragone utilizzato dal presidente del Parlamento europeo che ha chiesto di ‘abbattere i muri’: Sassoli dovrebbe saperlo, in Europa non c’è nessun muro, ma anzi porti spalancati e nessuna misura per fermare l’invasione”.




6 pensieri su “Sassoli (Pd): “abbattere i muri”. E toglie la parola alla Lega sull’invasione”

  1. A parte che non ci trovo niente da ridere, non posso fare a meno di far mio il commento di Rohan, più che opportuno. E’ tipico di chi fa propaganda leghista non perdere occasione per sottolineare la propria avversione (almeno a parole) per l’immigrazione clandestina. L’attributo non manca mai, e serve proprio a sottolineare la non avversione, ovvero il favore, per l’immigrazione regolare, a parole e nei fatti.

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