Grecia si è persa 32mila clandestini: “Non sappiamo dove siano”

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Il ministro dell’immigrazione greco Notis Mitarakis ha ammesso giovedì che non si sa dove si trovino circa 32.000 clandestini le cui richieste di asilo sono state respinte.

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Parlando in una conferenza stampa, ha detto che le autorità non sanno che fine abbiano fatto i 32.574 immigrati dopo il rifiuto, dati i problemi esistenti per quanto riguarda i rimpatri dei clandestini.

Ha anche notato che dal 10 marzo 2020, con il pretesto di applicare misure di protezione contro il coronavirus, la Turchia non ha più accettato i rimpatri dei migranti come dovrebbe secondo la Dichiarazione congiunta UE-Turchia. In base alla quale paghiamo miliardi di euro l’anno Erdogan.

Inoltre, non ha escluso la possibilità che molti di coloro che rimangono in Grecia illegalmente siano fuggiti in altri paesi dell’Unione europea. Più che una possibilità è una certezza. E sono in marcia lungo la rotta balcanica, anche verso l’Italia.

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La Germania ha anche ammesso di aver perso le tracce di 130.000 cosiddetti richiedenti asilo.

In Svezia , “circa 24.000 migranti arrivati ​​durante il culmine della crisi del 2015 vivono in Svezia senza permesso o sono scomparsi, secondo il comitato per l’immigrazione”.

In Italia, beh, parliamo di centinaia di migliaia di clandestini che il Pd ha traghettato e che ora non si sa dove siano. Alcuni sono arrivati a Nizza. Tutti gli altri sono tra noi.




2 pensieri su “Grecia si è persa 32mila clandestini: “Non sappiamo dove siano””

  1. Se ci fossero serial killers di clandestini e le sparizioni fossero causa loro farei una festa che gli stati generali di conte gli fanno una sega!Purtroppo sono blatte sfuggite in ogni anfratto, altro che disinfestazione ci vuole!!!

I commenti sono chiusi.