Catturato l’assassino tunisino di Jessica: finita a coltellate

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Era la notte tra 16 e il 17 febbraio di quest’anno, quando una ventinovenne Jessica Cipolla, figlia di genitori originari della provincia di Agrigento, venne uccisa a coltellate dall’ex compagno al termine di una lite, avvenuta nel bagno della loro casa in località Grâce-Hollogne, nella città belga di Liegi.

A distanza di nove mesi è finita la latitanza e la fuga del presunto autore del brutale omicidio, Abdessattar Hamdi, 39 anni, arrestato questa mattina dalla polizia tunisina in una stazione degli autobus a Tunisi.

Le autorità belga avevano spiccato nei suoi confronti un mandato di arresto internazionale. Della tragica vicenda di Jessica Cipolla si era occupata anche la trasmissione televisiva di Rai Tre “Chi l’ha visto”.

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I genitori della ragazza, papà Vincenzo e mamma Franca, partiti da Agrigento, da anni vivono in Belgio. Proprio Vincenzo, attraverso “Chi l’ha visto” aveva lanciato un appello pubblico, offrendo una ricompensa, per ritrovare il fuggitivo Hamdi: “E un uomo pericoloso, se lo vedete segnalatelo alla polizia vi prego” diceva il papà di Jessica. Per tutta risposta alcuni estremisti lo avevano minacciato di morte.




5 pensieri su “Catturato l’assassino tunisino di Jessica: finita a coltellate”

  1. Date troppa libertà alle vostre figlie di frequentare la feccia. E queste sono le conseguenze. Nessuna compassione per una che ha voluto assaggiare ca**i afroislamici, nemmeno se fosse mia figlia.

    1. Le donne al loro paese valgono zero, figuriamoci come considerano le occidentali..
      Purtroppo il mainstream buonista ha raccontato false verita’ su islam ed integrazione.
      Credo invece ci sia dietro un disegno ben preciso di islamizzazione dell’occidente.
      In quanto islam e dittatura comunista vanno di pari passo.

  2. “dittatura comunista vanno di pari passo”Occorre vedere quanto dureranno insieme.Sarebbe come mettere il diavolo con l’acquasanta.

I commenti sono chiusi.