Condannato a 22 anni di carcere per avere ucciso ladro africano

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I giudici della Corte d’assise di Catanzaro hanno condannato a 22 anni di reclusione per omicidio volontario Antonio Pontoriero, accusato di avere ucciso a colpi di fucile, il 2 giugno 2018, il maliano Soumayla Sacko, abusivo e ‘sindacalista USB’.

L’africano, con un complice, si era intrufolato nella fabbrica non attiva in località “Tranquilla”, a San Calogero, piccolo centro del Vibonese, per appropriarsi (rubare ndr) lamiere in ferro con le quali costruire una baracca abusiva nella baraccopoli, poi sgomberata, di San Ferdinando (Reggio Calabria) dove viveva.

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Per l’accusa, il movente dell’omicidio è da ricercare “nell’incapacità, da parte di Pontoriero, di sopportare l’ennesima irruzione nell’area dell’ex Fornace che considerava sua”. Omicidio volontario, detenzione e porto illegale di armi da fuoco e munizioni i reati contestati.

Roba da pazzi. Ora devi avere la “capacità di sopportare” le irruzioni nelle tue proprietà.

Uscirà prima Oseghale di Antonio.




6 pensieri su “Condannato a 22 anni di carcere per avere ucciso ladro africano”

  1. Lo avessero ammazzato in un paio d’anni questi delinquenti sarebbero fuori.
    Quello che ha fatto quest’uomo è legittima difesa.
    Si chiama il diritto di non essere ammazzato, quest’uomo ha agito per difendere se stesso e i suoi cari.
    Piena solidarietà.

  2. In galera ci deve andare chi consente a orde di clandestini di saccheggiare il nostro Paese, la nostra Italia.
    In galera ci devono andare i fiancheggiatori di questo schifo che si sta perpetrando, umiliando ogni giorno milioni di Italiani ridotti alla fame. Mentre migliaia di delinquenti provenienti da mezzo mondo, pur condannati, continuano a infrangere leggi e vite degli Italiani.
    Onore alla bandiera🇮🇹

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