Non è migrante o calciatore: muore a 39 anni di Covid in attesa tampone

Vox
Condividi!

Jonathan Mangone aveva 39 anni e lavorava come cassiere in un supermercato di Livorno. È morto dopo alcuni giorni di febbre alta, trascorsi a casa sotto la cura del medico di base in attesa del tampone, che avrebbe fatto solo nel caso fosse peggiorato. Non ce n’è stato il tempo perché l’uomo è improvvisamente peggiorato sabato scorso. Trasportato in arresto cardiaco con l’ambulanza al pronto soccorso, nonostante i tentativi di rianimarlo, non è riuscito a superare la crisi ed è deceduto.

Vox

Secondo quanto denunciato dai familiari aveva la febbre alta già da 4 giorni e il suo medico di famiglia gli aveva prescritto alcuni medicinali, eparina, cortisone e antibiotico e, solo se non fosse migliorato, gli avrebbe fatto fare il tampone nella giornata di lunedì 9 novembre. La situazione è però precipitata il 7 e il test sulla positività al coronavirus, effettuato post mortem, ha dato esito positivo. I familiari, che hanno chiarito che il ragazzo non aveva alcuna malattia pregressa, hanno preannunciato che presenteranno un esposto in Procura per far luce sulle circostanze della morte.

Dalle foto nei media aveva sicuramente problemi di sovrappeso che, in questi casi, possono essere purtroppo decisivi. Anche per questo: mens sana in corpore sano. Ma è comunque vergognoso attendere giorni per un tampone, mentre ne fanno più al giorno ai calciatori o agli ospiti di don Biancalani.




47 pensieri su “Non è migrante o calciatore: muore a 39 anni di Covid in attesa tampone”

  1. “ho invitato JoshuaG perché ha tirato in ballo le mie figlie e ‘mariano’ per un insulto personale reiterato non riguardante un’opinione.”…. chi è che “ha tirato in ballo le” tue “figlie” e chi è stato colpevole di “un insulto personale reiterato” (immagino nei tuoi confronti) “non riguardante un’opinione”???… che c’entra il sottoscritto con tutto ciò?… facciamo una cosa, “Antani”. Se vuoi comunicare direttamente, e in privato, con me (se ti può interessare) – senza la presenza di nullità biliosobavose -, ecco il mio indirizzo di posta elettronica: astrotenore@gmail.com. Concludo dicendo che non solo, per quanto attiene al mio percorso teorico-politico, non ho NIENTE DI NIENTE di cui “vergognarmi”, ma che lo rivendico con orgoglio. Dal mio primo incontro e sodalizio con Giuseppe Pinelli alla riconsiderazione radicale che, per onestà intellettuale, nel corso degli anni ho dovuto fare delle fragili certezze e convinzioni di allora.

  2. “fantonas”, personalmente non ho nulla contro gli individui “di destra”, che per me non sono affatto, per questo motivo, “decerebrati”. E’ che oggi purtroppo si tratta molto spesso di gente mediocre, ballista, rancorosa, livida, colma di bile nera e… senza palle. Per quanto mi riguarda, non so se si è capito, le mie simpatie (sempre più calorose) vanno al genio ed eroe che salvò la Germania dal giudeobolscevismo e in pochissimi anni la risollevò miracolosamente dalla polvere di Versailles.

I commenti sono chiusi.