Nizza, Salvini: “Chiedo scusa ai francesi a nome del governo italiano”

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“Lasciatemi dire che vergogna e soprattutto fatemi chiedere scusa al popolo francese, ai figli dei morti e dei decapitati, a nome di Giuseppe Conte e Luciana Lamorgese”.

Matteo Salvini sulla strage islamica a Nizza, dove all’interno della chiesa di Notre-Dame hanno perso la vita due donne e il sagrestano.

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“Il premier e il ministro dell’Interno italiani hanno la responsabilità morale di quanto successo in Francia”, ha attaccato il leader della maggioranza degli italiani.

“L’attentatore era sbarcato a Lampedusa, era stato identificato a Bari e poi lasciato libero, ma a processo mandano me. Si parla di lockdown, vengono chiuse scuole e palestre e questo schifoso assassino scende a Bari e lo trattengono? No, lo identificano, fugge e va ad uccidere. Se io fossi stato ministro e lo avessi tenuto su una nave mi avrebbero processato”. Uno sfogo amaro, quello di Salvini che non si capacita come un criminale acclarato, indagato anche ad Agrigento per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, sia riuscito indisturbato ad arrivare fino in Francia. “Signor Conte, signora Lamorgese – è stata la chiosa del segretario leghista – chiedete scusa”.




5 pensieri su “Nizza, Salvini: “Chiedo scusa ai francesi a nome del governo italiano””

  1. Capisco che a molti dia fastidio, ma Salvini ha pienamente ragione, anche a porgere scuse. Ovvio, non è certo colpa sua né tanto meno “nostra”, ma davanti a fatti come questi è il minimo che si possa fare, e non è certo il momento di sbertucciarsi tra vicini di casa. Tra l’altro, è stata anche l’occasione per sottolineare le vere responsabilità dell’accaduto. La Francia li rispediva in Italia, verissimo, ma da qui erano passati per andarci, dal loro punto di vista non fa una grinza, e a parti inverse cosa avremmo fatto? Pare di capire che, le leggi attualmente in vigore e i merdosi trattati vari non consentano il rimpatrio diretto ma solo verso la frontiera di ingresso. Su questo punto, “se sbalio, corigetemi” (citazione di frase buffa resa famosa da radio radinculo tanti anni fa e facente riferimento al papato, non certo esente da colpe). Ricordiamo anche quando si diceva che “tanto non restano qui, vanno in Franca oppure in Germania” e allora “chissenefrega, fatti loro”. Qui, parlando di governi e non certo di popoli e nazioni, il più sano ha la rogna.

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