La città italiana occupata dalla mafia nigeriana

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Una goccia nel mare l’operazione che ha smantellato ieri un clan nigeriano. Alcune decine di arresti in un mare di quasi centomila nigeriani traghettati in Italia dal Pd.

E’ evidente che non siamo in presenza di un mero problema securitario, quanto piuttosto demografico. Risolvibile solo con rimpatri di massa.

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Si potrebbe cominciare a bonificare Castel Volturno, la capitale italiana della Mafia Nera.

La reale popolazione di Castel Volturno è doppia rispetto a quella ufficiale, ‘grazie’ alla presenza di migliaia di clandestini africani.

Infatti, dai dati statistici relativi ai servizi-utenze, si stima una popolazione di circa 44mila abitanti, anche se, quelli ufficialmente residenti sono poco più di 26mila.

Un tale squilibrio significa costi che non sono coperti dalle tasse e che, quindi, gravano sulla collettività.

Ma è anche una grande opportunità: un esercito di criminali della mafia nigeriana, tutti concentrati. Tutti facilissimi da individuare.

La zona ‘africana’ di Castel Volturno è, di fatto, un’enclave della mafia nigeriana. Zona occupata in cui dovrebbe intervenire l’esercito con un’operazione militare.

Noi affideremmo l’operazione ‘Pamela’ al generale Santo. Il territorio andrebbe circondato da migliaia di militari e trattato come ‘territorio ostile’, rastrellato casa per casa con i clandestini portati nelle basi militari e rimandati in Nigeria con aerei militari.

Sarebbe entusiasmante se il prossimo governo sovranista, libero della zavorra grillina, partisse proprio da quest’operazione.

Castel Volturno è la zona dove sappiamo sicuramente quanti clandestini trovare. E’ un’occasione da non perdere. E avrebbe un impatto enorme. Non solo sulla sicurezza della zona. Metterebbe in ginocchio il centro di comando della Mafia nigeriana.

Castel Volturno: cani scuoiati in quartiere africano – VIDEO

Castel Volturno non può attendere: è una città fantasma caduta nelle mani delle bande nigeriane che controllano prostituzione e traffico di droga. Alcuni giorni fa, in zona, un africano ha stuprato un’anziana vedova italiana in casa sua: di notte

Raccontano che quando un «ovulatore» non riesce ad espellere la droga che ha ingerito, viene ucciso a coltellate (per evitare rumore di arma da fuoco), poi lo stesso coltello viene utilizzato per estrarre gli ovuli di droga dalle viscere. Subito dopo il corpo viene ridotto a brandelli e dato in pasto agli animali, per «cancellarlo».

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E’ la mafia nigeriana che abbiamo importato sui barconi.

E che a Castel Volturno ha la sua base europea, nelle ville che la borghesia napoletana costruì ai tempi del sogno della riviera romagnola in Campania e che oggi ha abbandonato perché il sogno è diventato un incubo.

I boss – come il padre della discobola terrorizzata dalle uova sode – hanno un regolare permesso di soggiorno e un regolare contratto di affitto, tutti mandano i figli nelle scuole italiane e vanno al supermercato dove si servono anche i pochi italiani: l’unica regola da seguire è «non dare nell’occhio», rispettare tutte le formalità richieste dal territorio, evitare di ritrovarsi in assembramenti o essere coinvolti in risse perché per «fare i soldi» bisogna essere invisibili.

Poi, ovviamente, ci sono i 25mila clandestini. Che sono il loro esercito. Insieme alle migliaia di regolari e, ultimi arrivati, i richiedenti asilo che hanno fatto arrivare sulle navi delle Ong. Scaricati in questi anni di PD al governo.

Castel Volturno, disse un volontario di Gino Strada, è “il futuro dell’Europa”. Un pezzo di Nigeria con zone dove gli italiani non possono entrare.

Ecco, se non fermiamo l’immigrazione l’Italia del futuro sarà un enorme Castel Volturno: un incubo nigeriano.

Perché se importi africani, il tuo territorio diventa Africa. La qualità della vita la fanno le persone che abitano un posto, non la latitudine al quale quel posto si trova.

Castel Volturno è l’avamposto della mafia nigeriana in Italia. E’ il tumore nero dell’Italia.

Le ramificazioni criminali da Castel Volturno arrivano nel nord d’Italia.

I gruppi criminali africani controllano oggi le periferie di molte grandi città italiane, grazie alla massa di immigrati sbarcati in questi anni di Pd al governo.

La mafia nigeriana è fluida e mobile; usa fantasmi, e cioè persone senza documenti. La mafia nigeriana, si dice, gestisce il traffico di organi.

Si dice che a Castel Volturno si espiantano organi poi rivenduti al mercato nero. ‘Si dice’. Ci sono prove? No. Perché non si cercano.

Un investigatore delle forze dell’ordine spiega: “Non draghiamo il fiume Volturno perché altrimenti ne troveremmo di cadaveri senza nome, ma non finiremmo mai più; qui ci sono solo ombre”.

La mafia nera – allogena – fa il lavoro che quelle italiane non vogliono o non possono più fare: spaccio e prostituzione, soprattutto. La mafia nigeriana non concorre per gli appalti pubblici ma come tutte le mafie, le gang, tendono al denaro: un accumulo di soldi che ritorna in forma di rimesse alla casa madre in Nigeria. È un flusso di contante per comprare armi e, con queste, il potere politico. Che in Nigeria è particolarmente permeabile.

Castel Volturno ci dice che cosa può diventare l’Italia. E’ tempo di ripristinare l’ordine. Di riprenderci questo pezzo d’Italia casa per casa. Per dimostrare alla mafia nigeriana che l’Italia non diventerà la loro Nigeria in Europa.




6 pensieri su “La città italiana occupata dalla mafia nigeriana”

  1. “E’ la mafia nigeriana che abbiamo importato sui barconi.”
    Vi sbagliate.La mafia nigeriana l’ha importata sui barconi il Pd.Continuate a votarlo.

I commenti sono chiusi.