Covid, morti raddoppiati: ospedali assediati, ore di attesa in Lombardia ed esercito in Piemonte

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Il monitoraggio svolto tra il 21 e il 27 ottobre indica un incremento esponenziale nel trend dei nuovi casi (130.329 contro i 68.982 della settimana precedente), in parte per l’aumento dei casi testati (722.570 contro 630.929), ma soprattutto per il netto incremento del rapporto positivi/casi testati (18% vs 10,9%).

Davanti al pronto soccorso dell’ospedale Fatebenefratelli, nel centro di Milano, che non è un Hub per la cura del Coronavirus, in mattinata le ambulanze in fila per strada sono una decina. A bordo persone con varie patologie, non necessariamente Covid. Una se ne sta andando, poco prima delle 13, dopo aver lasciato il paziente. E’ arrivata alle 7 di stamani: sei ore di attesa, a dimostrazione di come per via della diffusione del Coronavirus per ogni ricovero i tempi si sono dilatati e i mezzi sono costretti a rimanere in strada per ore. Per qualcuno di loro, che ha anche 30 anni di servizio, “e’ peggio che a marzo” e descrivono l’interno del Fatebenefratelli come “un ospedale da campo”. Secondo la stima dell’Areu, dalla prima mattina sono state un migliaio le richieste di interventi per problemi respiratori di varia natura nell’area metropolitana che comprende la provincia di Milano e Monza e Brianza.

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Questo contraddice le immagini diffuse ieri con i pronto soccorso degli ospedali quasi del tutto vuoti.

La federazione dei medici di famiglia (Fimmg) di Milano e Lodi denuncia “l’insostenibile situazione determinatasi a seguito dell’aumento esponenziale dei contagi e delle procedure connesse. I medici di famiglia – sottolinea Anna Pozzi, Segretario Generale Provinciale FIMMG Milano – in collaborazione con la Continuità Assistenziale e con le USCA, stanno operando oltre ogni limite per fronteggiare sul territorio l’emergenza sanitaria. Oltre a tutte le abituali patologie, i medici del territorio stanno curando casi di COVID 19 che stanno continuamente aumentando in modo esponenziale. Questo sforzo straordinario mantiene in vita la rete ospedaliera, ma non puo’ sopportare anche il peso di numerose richieste burocratiche che causano notevoli perdite di tempo, anche perche’ siamo nel pieno della piu’ grande campagna vaccinale mai realizzata che vede strenuamente impegnati i medici di medicina generale”.

I militari dell’Esercito Italiano, su richiesta della Regione Piemonte, stanno montando tendoni all’ingresso degli ospedali piemontesi. Due sono state montate presso l’ospedale di Rivoli, comune della prima cintura del capoluogo piemontese, e sono più grandi di quelle predisposte la scorsa primavera. Serviranno ad alleggerire la pressione sul pronto soccorso: la prima sarà adibita subito come punto di pre-triage; servirà a facilitare ulteriormente le procedure di accesso e a dividere meglio i flussi fra pazienti Covid e non Covid che arrivano in ambulanza. La seconda tenda sarà adibita come sala d’attesa.




2 pensieri su “Covid, morti raddoppiati: ospedali assediati, ore di attesa in Lombardia ed esercito in Piemonte”

  1. Radio savana ha fatto una grossa cazzata con quel video, contestare il governo delle sinistre non significa spargere cazzate che poi si ritorcono pure contro.
    Quella ‘signorina’, e non aggiungo altro, ha ripreso la zona riservata alle attese, grazie che nessuno c’era dentro, chi vuole prendersi il covid stando proprio lì con pazienti possibilmente covid che aspettano????? Ma un minimo di intelligenza per arrivarci no. I pazienti erano dentro, e vengono immediatamente isolati, non lasciati ad aspettare seduti con i parenti.

I commenti sono chiusi.