E ancora oggi l’Ungheria resiste ai nuovi sovietici, che hanno base a Bruxelles.
"Sei giorni, sei notti di gloria
durò questa nostra vittoria;
al settimo sono arrivati
i russi con i carri armati.I carri ci schiaccian le ossa,
nessuno ci viene in aiuto.
Sull’orlo della nostra fossa
il mondo è rimasto seduto"#23ottobre 1956, #Ungheria pic.twitter.com/wPJnIrnBy0— Francesca Totolo (@francescatotolo) October 23, 2020
Questa invece @PBerizzi è la vostra idea di libertà ⬇️ https://t.co/DfJ7QACTeM pic.twitter.com/Iv7nRb5y6s
— Francesca Totolo (@francescatotolo) October 23, 2020
La rivolta di Budapest DEL 1956 e la Primavera di Praga del 1968, sono delle vere rivolte contro il totalitarismo. No il Maggio Francese e il Sessantotto, che rappresentano semplicemente capricci di quattro sovversivi il cui intento era di rovesciare valori, ordini e tradizioni che essi consideravano “borghesi”.
E la cosa più assurda è che a Budapest e Praga fallirono, i sovversivi sessantottini no. Erano questi ultimi che andavano schiacciati con i carri armati.