Milano, in piedi solo i venditori di rose bengalesi: per loro non vale l’ordinanza

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Molti locali vuoti o quasi, gli altri con i clienti tutti seduti al tavolo. All’ora dell’aperitivo apparivano così le zone solitamente più movimentate di Milano, dove in una serata bagnata da una lieve pioggia entrano in vigore le nuove misure anti-Covid, fra cui il divieto di consumare in strada dopo le 18 bevande da asporto e il coprifuoco dalle 23 alle 5 del mattino.
Alcune pattuglie della Polizia locale sono state schierate per i controlli nell’area dei Navigli, dove molti ristoranti hanno deciso di anticipare il servizio alle 19 per sfruttare al meglio la finestra oraria ristretta. Niente bicchieri e bottiglie da portare via, così come accadde a maggio, quando il sindaco Giuseppe Sala vietò l’asporto di fronte agli episodi di assembramenti. Anche una storica birreria sulla Ripa, che da sempre serviva solo al bancone, ha dovuto attrezzarsi con due tavoli e quattro sedie nell’isola pedonale.
In piedi, fuori dai locali, si vedevano praticamente solo i rider in attesa dell’ordine da consegnare in bici e i venditori ambulanti di rose. Deserto era invece il piazzale di fronte alla basilica di San Lorenzo, dove i basamenti delle colonne di solito diventano i sedili di chi si beve birre e cocktail da asporto. Verso le 21 le vie della città hanno iniziato a farsi più silenziose, come piazza del Duomo.

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Quindi, voi non potete stare in piedi, sennò è assembramento, ma i venditori di rose – come faremmo in Italia senza i bengalesi positivi che vendono rose – possono assembrarsi in piedi quanto vogliono. Tra l’altro vendendo ovviamente senza scontrino, a differenza dei locali italiani.

Poi qualcuno si lamenta quando uno di quelli finisce nei Navigli.




2 pensieri su “Milano, in piedi solo i venditori di rose bengalesi: per loro non vale l’ordinanza”

  1. Ne volete sentire una bella? La maggior parte delle rose dei bengalesi viene dall’altro capo del mondo in un conteiner. Avete presente quanto CO2 costano quelle rose? Ditelo ai vostri amici fiocchi di neve che le comprano. E i Bangla se interrogati normalmente confessano. Come si scrive “Greta puppa” in somalo? (Somalo che è una delle lingue più parlate in Svezia)

  2. Ma dai! Ma chi è che compra le rose – o qualsiasi altro oggetto -dai bengalesi?
    E’ un fatto che, per quanto mi riguarda, non si verificherà MAI.

I commenti sono chiusi.