Ancora violenza e una fitta sassaiola contro le forze di polizia a San Ferdinando in provincia di Reggio Calabria dove vivono circa 260 immigrati abusivi africani che spacciano con la scusa del ‘lavoro nei campi’.
A decine, residenti nella tendopoli dichiarata “zona rossa” per la presenza di un focolaio di coronavirus e che per questo non possono lasciare l’area, dopo avere abbattuto inferriate e cancelli, hanno scagliato contro i poliziotti schierati in assetto antisommossa pietre a altri oggetti tra cui anche bottiglie di acqua e scatolette di tonno. Devastato il gabbiotto d’ingresso. Non ci sono feriti.
I migranti, molti dei quali sono risultati positivi al coronavirus, chiedono di uscire per andare a “lavorare nei campi”, AKA spacciare.
I funzionari di polizia presenti sono andati a parlare con i manifestanti, ma la situazione rimane di estrema tensione.
Dare libero sfogo ai mitragliatori, grazie, a loro e a chi continua a farli entrare
Governo di merda napalm ai negri Italiani pecoroni