Un giovane di Lanciano di 18 anni è ricoverato in come all’ospedale di Pescara dopo l’aggressione da parte di una baby gang composta da cinque ragazzi, tra cui alcuni minorenni. La cui identità non è stata resa nota, a differenza di altri fatti del tutto simili.
È accaduto a un diciottenne di Lanciano, in provincia di Chieti, intorno alla mezzanotte di sabato. Il ragazzo era in compagnia di una coppia di fidanzati, di 16 e 25 anni, con cui stava trascorrendo la serata nell’area dell’ex stazione ferroviaria Sangritana. Una zona illuminata e molto vicina al corso principale della città.
A un certo punto, come emerge dalle testimonianze, i tre si sono sentiti chiamare da alcuni ragazzi che si trovavano sempre nel piazzale ma un po’ distanti. Erano almeno cinque, tra questi anche alcuni minorenni, e li invitavano a raggiungerli. C’è da dire che entrambi i gruppi stavano consumando alcolici e che i tre non hanno aderito all’invito di avvicinarsi. Nulla, però, che potesse far presagire la reazione spropositata del gruppo più numeroso che, evidentemente infastidito da qualche risposta, ha iniziato a inveire e si è avvicinato rapidamente con intenzioni minacciose. Da qui è iniziata la ritirata degli altri e il successivo «inseguimento», come raccontano gli investigatori, che ha visto la coppia di fidanzati mettersi in salvo mentre il loro amico, il diciottenne, è stato raggiunto da uno dei componenti e colpito violentemente alla tempia con un pugno.
Soccorso dagli amici il giovane è stato portato prima a casa, poi è stato necessario chiamare il 118 che l’ha trasportato al pronto soccorso di Lanciano.
Vista la gravità delle lesioni, con ematoma alla testa, si è reso necessario l’immediato trasferimento al reparto di neurochirurgia di Pescara. Dove è in coma.
I bulli da piazzale…forti quando sono in gruppo cagasotto quando li prendi da soli.
La nazionalità? Se fossero italiani sarebbero criminali comunque, ma ci sono nazionalità che c’è l’hanno ne DNA fare dei danni