Piazza dice no alla legge bavaglio sull’omofobia

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Piazza del Popolo a Roma dice no al ddl Zan sulla cosiddetta omotransfobia. La cui possibile approvazione da parte dell’aula della Camera è intanto stata spostata di almeno una settimana per i troppi contagi: segno divino.

#RestiamoLiberi per la libertà è lo slogan della manifestazione. “Non imbavagliate le coscienze, restiamo liberi”, “No alla legge liberticida. Stop al ddl Zan”, sono alcuni dei cartelli che si leggono nella piazza. I manifestanti sono tantissimi e tutti con la mascherina.

Fratelli d’Italia oggi in piazza senza simboli di partito al fianco dei cittadini, delle famiglie e delle tante…

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Posted by Giorgia Meloni on Saturday, October 17, 2020

In piazza c’è anche Jacopo Coghe, vice presidente di Pro Vita & Famiglia Onlus. «Questa piazza tanto colma, nel pieno dell’emergenza Coronavirus, dimostra di essere la piazza della libertà. Qui ci sono famiglie che vengono da tutta Italia per dire no alla legge contro l’omotransfobia che prevede nuovi reati di opinione e toglierà democrazia uccidendo la Costituzione. C’è un popolo che si sta risvegliando e che non è disposto a restare indifferente mentre la libertà viene minata nel nostro Paese». E ancora. «I politici che vogliono questa legge ci raccontano di un Paese apparentemente saturo di omofobia dove si susseguono casi di aggressioni. Una narrazione sostenuta falsamente da tutti i principali mass media radical. Certe persone – prosegue – sono disposte a tutto per denunciare violenze inesistenti, anche a mentire spudoratamente».

«Una legge che è una grande marchetta al mondo Lgbt. Grazie allo stanziamento di 4 milioni di euro le loro associazioni avranno fondi per entrare nelle scuole di ogni ordine e grado e parlare di gender ai nostri figli. Allora sì, diciamolo, c’è un’emergenza. È in gioco la nostra libertà di espressione, di educazione e di professione religiosa. Nessuno – ha concluso – andrà nelle scuole dei nostri figli, fin dai 6 anni, a celebrare l’omosessualità, la bisessualità, la transessualità, il genere fluido. Viva la libertà!».

In piazza è presente anche il senatore della Lega, Simone Pillon. «Le persone vanno sempre rispettate e la legge già oggi lo garantisce, ma col pdl Zan le Drag Queen andranno a insegnare il Gender ai nostri figli e da genitori non potremo opporci. L’utero in affitto diventerà legge come pure le adozioni gay, visto che sarà considerata discriminazione vietarli, mentre in un momento tanto difficile per tutti, milioni di euro saranno distolti dal bilancio dello Stato e stanziati in favore delle lobby Lgbt. Le semplici parole mamma e papà saranno considerate discriminatorie, come pure maschio e femmina. Se passerà alla Camera faremo barricate al Senato».

Non resta che augurarsi che la pandemia dilaghi in Parlamento. Che tanto è abusivo.




4 pensieri su “Piazza dice no alla legge bavaglio sull’omofobia”

  1. E’ una legge contraria al buonsenso, perché mette una categoria di cittadini privilegiata rispetto ad altre. Le aggressioni fisiche ai danni delle persone vanno sanzionate duramente tutte allo stesso modo. Non è giusto che l’aggressione ad un omosessuale o ad un immigrato venga sanzionata in maniera più dura rispetto ai casi in cui le vittime sono altre.

    Non esiste alcuna emergenza omofobia, ma sono leggi come questa che possono fomentarla.

  2. seriemanete bene ne han paralto ilprimatonazionale, imolaoggi col grande prof Melluzzi e nicola Porro , poi quetsa pseudo fogna legge è voluta da tutti i troll over 60 e under 25 che circolano sun internet che hanno il 89% di sitarelli scam-fogna e vogliono che nessuno li prenda x il “cvlo”!

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