Cittadinanza Danielle, il sindaco leghista non ha capito: “Italiana a tutti gli effetti”

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Ignoriamo chi sia questa Danielle, non ci interessa, potrebbe anche essere Madre Teresa: non è il merito a fare un italiano o un giapponese, è il sangue.

Cittadinanza Danielle, il sindaco leghista di Pavia: “Italiana a tutti gli effetti”
“Chi merita deve avere questo riconoscimento indipendentemente dal colore della pelle”

Come spiegare a questo sindaco leghista di Pavia che non è il merito a fare un italiano – questo sì messaggio profondamente razzista – ma il sangue? Altrimenti, per assurdo, se 60 milioni di africani lo meritassero, cosa rimarrebbe dell’identità italiana? Solo i ragionamenti non certo eccelsi del sindaco di Pavia.

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E’ evidente che a molti esponenti della Lega – e dei cosiddetti partiti sovranisti in generale – mancano le basi culturale per salvare gli italiani dalla sostituzione etnica in corso.

Non è razzismo dire che un non italiano non è italiano. E’ razzismo dire che si è italiani per merito: come se essere di altra nazionalità fosse una deminutio.

Non lo è in un verso o nell’altro: si è italiani o nigeriani per sangue. Non puoi vincere politicamente se culturalmente hai già perso perché sei culturalmente succube al pensiero di sinistra. Dire che gli italiani sono i figli degli italiani non è razzismo: è l’ordine naturale delle cose. Ed era la legge prima che un Parlamento tangentaro e abusivo la cambiasse.

Sappiamo che la Lega vuole difendere l’identità italiana, ma se essere italiani non lo iscrivi culturalmente in qualcosa di oggettivo, ma di temporaneo, allora poi è indifendibile non votare lo ius soli: perché chi nasce qui non dovrebbe essere italiano se è solo una questione di merito? Se invece è una questione di sangue, allora hai le basi culturale per difendere la tua posizione. Che non può avere, come tutte le posizioni, eccezioni che ne minano il senso.




4 pensieri su “Cittadinanza Danielle, il sindaco leghista non ha capito: “Italiana a tutti gli effetti””

  1. che la grande maggioranza dei “leghisti” (siano una schiera di “minus-habens” è -PURTROPPO- una tristissima realtà.
    Conoscendoli, affermo che : se per caso alle prossime elezioni la Lega le stra-vincesse prendendo ( ! ) il sessanta percento dei voti = maggioranza assoluta, stra-blindata, governo-certo etc etc, ebbene affermo che TEMPO-QUINDICI-MESI-CIRCA e andrebbero a rotoli (forse per sempre).
    M. Salvini pare proprio una eccezione

  2. DEVO RI-LANCIARE IL COMMENTO SALTATO CAUSA INTERRUZIONE RETE INFORMATICA
    che la grande maggioranza dei “leghisti” (per lo meno quelli politicamente “attivi”) siano una schiera di “minus-habens”
    è -PURTROPPO- una tristissima realtà.
    Conoscendoli, affermo che : se per caso alle prossime elezioni la Lega le stra-vincesse prendendo ( ! ) il sessanta percento dei voti = maggioranza assoluta, stra-blindata, governo-certo, etc etc, ebbene affermo che TEMPO-QUINDICI-MESI-CIRCA e andrebbero a rotoli (forse per sempre).
    M. Salvini pare proprio una eccezione, intorno a lui = praticamente il NULLA .

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