Traffico bloccato in mattinata a Torino per la protesta di un gruppo di immigrati davanti alla questura. Gli stranieri, tutti di nazionalità somala e tutti titolari della protezione umanitaria che ora il governo sta per ripristinare con l’abrogazione dei decreti sicurezza, hanno improvvisato un sit-in.
Alla base della protesta, la rivendicazione della concessione dei titoli di viaggio necessari per spostarsi all’interno dei paesi dell’Unione Europea, documenti rilasciato appunto dalla questura.
“Non possiamo rivolgerci in ambasciata per richiedere i passaporti, come ci chiedono dagli uffici di Torino, perché da un anno l’ambasciata non li rilascia”, spiegano i promotori del sit-in. Passaporto e permesso di soggiorno, peraltro, spesso non bastano per entrare in alcuni paesi europei, mica tutti hanno Pd e M5s al governo.
Dalla questura hanno fatto sapere che il titolo di viaggio può essere rilasciato solo nei casi in cui non ci sia sul territorio nazionale l’ambasciata del paese del richiedente, oppure nel caso in cui il titolare di protezione sussidiaria non possa rivolgersi alla sua ambasciata, impossibilità che deve essere dimostrata.
Solo dopo un confronto con i referenti dell’ufficio immigrazione gli africani hanno poi sciolto il presidio.
Per loro nessuna conseguenza, nonostante il blocco del traffico che se, fatto da italiani, avrebbe comportato minimo la denuncia. E il tutto è avvenuto davanti alla questura.
Hanno fatto bene. Magari gli italiani si mettessero a fare la stessa cosa SENZA MUSERUOLA. Ma gli italiani sono pecoroni SENZA PALLE.
UNA MINKIA!!!!LORO NON HANNO LE PALLE, SANNO DI ESSERE PROTETTI, DI NON SUBIRE CONSEGUENZE XCHÉ I SERVI DEI KOMPAGNI NON POSSONO TOCCARLI E QUINDI FANNO LA PARTE DEL LEONE, TANTO NON HANNO 1 CAZZO DA PERDERE!!!MA VEDRAI CHE CON QUESTA LINEA, FINENDO DI DEVASTARE L’ECONOMIA, IL 25 APRILE GLI FINISCE NEL BUCO DEL CULO AI NIPOTI DEI PARTIGIANI!!!!