Toghe rosse a caccia di Salvini: indagato anche per i clandestini di Open Arms

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Nuova indagine contro Matteo Salvini sugli immigrati. Già imputato per sequestro di persona aggravato a Catania per avere fatto il suo dovere, nel giro di qualche giorno lo sarà ufficialmente anche a Palermo.

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Al palazzo di giustizia sono arrivate dal Senato le carte che contengono l’ultima autorizzazione a procedere votata il 31 luglio, per i 107 clandestini rimasti bloccati sette giorni sulla nave negriera Open Arms, nell’agosto 2019, al largo di Lampedusa. A Catania l’udienza per la Gregoretti è fissata il 3 ottobre, poi verrà appunto il turno di Palermo, ancora in attesa della fissazione di un’udienza preliminare.

Oltre al sequestro di persona, è stata formulata contro l’ex capo del Viminale anche l’accusa di rifiuto di atti d’ufficio “per aver omesso, senza giustificato motivo – è scritto nell’atto d’accusa – di esitare positivamente le richieste” di un porto sicuro, il 14, il 15, il 16 agosto 2019, “provocando consapevolmente l’illegittima privazione della libertà dei migranti, costringendoli a rimanere a bordo dalla notte fra il 14 e il 15 fino al 18, quanto ai minori, e per tutti gli altri sino al 20”. Era il caso della famosa ispezione del pm di Agrigento Luigi Patronaggio a bordo della nave, che poi il pm piddino fece sbarcare proprio mentre era in arrivo una nave militare spagnola pronta a prendersi il carico.

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Invece di indagare chi ha prodotto un danno erariale, la toga rossa, indagano chi ha fatto il proprio dovere.

Salvini, basta bacioni, convoca la piazza. Andiamoli a prendere.




3 pensieri su “Toghe rosse a caccia di Salvini: indagato anche per i clandestini di Open Arms”

  1. Sembrano tanti quelli che lo vogliono sotto processo. Devo ammettere che a Twitter riesce il miracolo della moltiplazione del pane e delle sardine.

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