Le ricchezze della società multietnica. Nel sobborgo islamico di Molenbeek, a Bruxelles, una bambina di 3 anni è stata violentata all’asilo dai suoi compagni. Penetrata in bagno con le dita da uno di loro, i capelli strappati dalla testa perché ha opposto resistenza.
La mamma ha scoperto quanto accaduto resasi conto delle ferite sulla testa della figlia e poi per i segni nelle parti intime. Orripilante.
La guerra razziale è diversa dalle altre guerre, va combattuta senza aspettarsi di compiere gesta onorevoli; al contrario, si deve essere pronti a compiere gesti che, in condizioni normali, non si sarebbe in grado neanche di concepire. Non è una guerra di conquista, non è una guerra che sarà cantata in poemi epici, non si combatte per il prestigio della nazione né per un nobile ideale: è una guerra in cui si risvegliano istinti primitivi che pensavamo tutti di aver lasciato per sempre nelle profondità della preistoria. Lascerà ferite profonde nell’anima di chi la combatterà, tuttavia necessarie per adempiere alla più importante legge della Natura: la sopravvivenza della propria razza.
Verissimo!E sarà un piacere.
Una razza inesplicabilmente votata al suicidio non combatterà nessuna guerra, ma aspetterà in buon ordine di sparire nel corredo genetico dell’invasore.
Se e quando scoppia il casino ne secco più che posso.
Dai per scontate troppe cose. In primis che te lo lascerebbero fare.
Nel caos chi controlla?Se ci sarà guerra razziale, nessuno avrà il controllo su nessuno.
Condivido appieno.
E cmq i primi a dover saggiare il bastone saranno quelli che hanno permesso tutto questo.
Questi sono demoni incarnati.