Leggere i cartelli delle Sardine è un’avventura tragicomica. Tra ignoranza storica, religiosa e abbigliamento degno di Sartori c’è l’imbarazzo della scelta.
“Meglio immigrato e buonista che di destra e fascista”, “restiamo umani”, “il campo Roja è di tutti” e altri in cui si invita a ‘legarlo’. Con questi bizzarri slogan uno sparuto gruppo di Sardine ponentine ha accolto il leader della Lega Matteo Salvini in piazza Colombo a Sanremo, dove, questa mattina, centinaia di cittadini lo attendevano per il comizio di chiusura della campagna elettorale in terra di Ponente.
Circondati da un cordone di sicurezza dei carabinieri, i manifestanti – una decina in tutto – si sono scagliati dal fondo della piazza contro l’ex ministro dell’Interno che non ha mancato di restituire il “favore” rivolgendosi a loro così: «Mi fate tenerezza, vi voglio bene. C’è il nuovo gioco: la ricerca del fascista in assenza di fascisti. La mattina ci sono persone di sinistra vhe, visto che hanno finito gli argomenti, non fanno altro che cercare fascisti. A Sanremo non c’è una piazza piena di razzisti ma di italiani orgogliosi di essere italiani».
Visto, Salvini? Puoi abbracciare tutti i ‘regolari’ che vuoi. Puoi anche candidarne qualcuno: per loro resterai sempre ‘razzista’. Tanto vale esserlo fino in fondo.
Peccato che la razza del razzista sopravvive, mentre quella del buonista si estingue. ‘Sta gente ha perso completamente l’istinto di autoconservazione.
scemo e piu scemo, a lavorare cesso!
Troppo sbagliata la conclusione di questo articolo. Non vale la pena di essere razzisti perché tanto qualcuno ti dice che lo sei con sommo torto e invidiosi intenti. Non vale la pena essere razzisti comunque, ti vincoli a qualcosa che consuma per primo te stesso, stupidamente inoltre.
E non è nemmeno necessario manifestare la superiorità degli europei. È evidente e non è razzismo, è storia e cultura. Piuttosto serve manifestare il proprio sovranismo, quello che afferma che questa terra è nostra. Quella che i nostri avi ci hanno preservato e che noi dobbiamo preservare per i nostri figli.
Eh sì, meglio essere buonisti che razzisti, come il povero don Malgesini…
Essere contro l’immigrazione e la conseguente afroislamizzazione della Patria non é razzismo, é identitarismo, che é diverso. Difendere la propria identità e la propria razza di appartenenza, non é odio verso quelle altrui, ma le sardine sono troppo stupide per arrivarci. Il nome che si sono scelte é stato più che azzeccato, visto che la sardina é la più stupida degli animali marini.
Immolatevi accoglioni.
Il mondo senza di voi ne trarrà enorme giovamento.
Dietro questi ragazzini ci sono famiglie akkoglione e peggio ancora insegnanti comunisti!Non capiranno mai che la guerra fu vinta dai cattivi.
“Meglio buonisti che razzisti…”E allora andatevene a fanculo.
possano perire nelle fiamme dell’inferno mo basta oh !che crepino in una fottuta fornace demoniaca,possano essere maledetti insieme a satana putridissimi figli di puttana crepate bastardi la mia Jettatura e questa “OGNI QUALVOLTA CHE PARLANO DI FASCISTI E FASCISMO DEVONO CADERE TUTTI I DENTI LA LINGUA TIRARSI INDIETRO E PERDERE L’USO DELLA PAROLA” AMEN POSSIATE CREPARE TUTTI NEL FUOCO ETERNO VOI E QUESTE MERDACCE STRANIERE !