La Caritas vuole altri morti e diffonde notizie false:
Le fonti della questura di Como smentiscono l'ipotesi che l’assassino (tunisino irregolare e con decreti di espulsione) avesse problemi mentali.
Ora come la girerete @caritas_milano?
P.S. #FakeNews: anche i clandestini hanno accesso ai servizi sanitari. https://t.co/hCfmVUMswp— Francesca Totolo (@francescatotolo) September 15, 2020
Come sappiamo, invece, le autorità di Polizia hanno smentito sia un ‘pazzo’. E’ un clandestino, delinquente, probabilmente frequentare del tè con biscotti che la Caritas locale forniva a qualche centinaio di clandestini delinquenti che infesta la città di Como. Nonostante i divieti. E a quest’attività illegale partecipava anche la povera vittima.
La Caritas deve essere indagata perché con le sue attività pro-immigrazione rende le nostre città più pericolose.
In una fase come questa essere accoglioni è un crimine. Perché non mette a rischio solo la vita di chi, come don Roberto Malgesini, si affannava a portare i biscotti ai clandestini, ma anche chi dei clandestini se ne fotte e, anzi, li vorrebbe fuori dai coglioni.
Una misera minoranza di invasati mette a rischio la vita di tutti: associazione a delinquere.
Certo e noi adesso si diventa il manicomio di tutti i dementi e pazzi scatenati africani… secondo quello che vorrebbero loro.
Perchè non se ne vanno in Africa e li curano lì a loro spese, quelli della Caritas, invece di romperci gli zebedei?