Blitz di papà Ceccardi al comizietto della sardina Santori: “i veri ‘fascisti’ siete voi”

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“I veri fascisti siete voi”. Roberto Ceccardi è sceso in piazza a Cascina per difendere la figlia Susanna, candidata per la Lega alla Regione Toscana.

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Durante una manifestazione delle Sardine che si è svolta in piazza Nenni alla presenza del leader del movimento Mattia Santori, è spuntato urlante con un cartello appeso al collo. Si è avvicinato ai manifestanti gridando che ‘Cascina è della Lega’ e che ‘i veri fascisti siete voi’ ostentando con orgoglio il cartello dove era riprodotto il volto della figlia e la scheda elettorale con su scritto ‘Vota Ceccardi’.




3 pensieri su “Blitz di papà Ceccardi al comizietto della sardina Santori: “i veri ‘fascisti’ siete voi””

  1. Sicuramente è quello che vogliono, ma la società si sta estremizzando sempre di più e stiamo dando di testa. La ragione è stata abbandonata da tempo e viviamo in un nuovo medioevo in cui si procede per dogmi. Quello che conta è la propria tribù culturale e nulla importa se abbia torto o ragione. Non si mette in discussione più niente; non esiste critica e men che meno autocritica; non c’è dialogo, ma solo accuse e insulti. Così si va solo verso il baratro. Media, partiti, Chiesa, tutti colpevoli allo stesso modo di incendiare gli animi con falsa retorica; ognuno per il proprio tornaconto. E la gente si fa menare per il naso perché è più facile lasciare ad altri il compito di pensare al posto nostro. Bella società di merda che abbiamo lasciato sviluppare. Questa è involuzione, altro che progresso.

    1. Bravissmo painter, raramente ho letto un commento più condivisibile, ed espresso più chiaramente del tuo.
      E me ne dolgo. Non è la prima volta che nella storia l’umanità caracolla dalla ragione, per precipitare nell’irrazionalità, misticismo e conseguentemente, intolleranza.
      Uno dei motivi, dei nostri tempi, a mio parere, è il rapido, pochi decenni, declinare del quoziente intellettivo medio, che, sui grandi numeri, ha effetti disastrosi.
      Abbiamo ereditato strumenti di altissima tecnologia costruiti dai nostri antenati, nelle loro mani sicuri, nelle nostre, non si sa. O perlomeno, nelle mani di una maggioranza con un’intelligenza media molto più bassa della popolazione di 50 o 100 anni, peraltro meno istruita.

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