Silvia Romano andrà a caccia di ‘islamofobi’: ‘Progetto Aisha’

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Magari manderà i nomi ai suoi ex amichetti in Somalia.

Quindi il rapimento era un “progetto Aisha” per islamizzare. Silvia Romano, la volontaria rapita in Kenya e tenuta prigioniera in Somalia per un anno e mezzo, prenderà parte a un progetto “europeo” contro l’islamofobia.

YES – Youth Empowerment Support for muslim communities è il nome dell’iniziativa a cui la 24enne milanese lavorerà nei prossimi mesi.

Il progetto, co-finanziato dalla Commissione Europea e realizzato dalle associazioni Fondazione L’Albero della Vita, Le réseau e Progetto Aisha, punta a coinvolgere alcuni giovani rappresentanti della comunità islamica “che saranno impegnati in attività di supporto alle vittime di islamofobia”, si legge sulla pagina Facebook di una delle associazioni. Tra gli otto giovani lombardi selezionati, con i ruolo di ‘master equity defender’, anche Silvia Romano. Gli otto deficienti raccoglieranno segnalazioni di casi di islamofobia e denunce, fornendo anche supporto psicologico ed eventualmente legale alle vittime.

Questo fine settimana abbiamo finalmente potuto incontrare di persona i Master Equity Defender: gli 8 giovani…

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Posted by Progetto AISHA on Sunday, September 6, 2020

Non era sana quando è partita, non poteva tornare più sana di quanto fosse.

I soldi delle vostre tasse che la Ue costringe i Paesi membri ad inviare a Bruxelles finiscono poi a queste ong. E a favorire l’invasione:

UE ruba i vostri soldi per le Ong: miliardi di tasse per finanziare gli sbarchi

Aisha, segnala questo: Maometto era un pedofilo.




9 pensieri su “Silvia Romano andrà a caccia di ‘islamofobi’: ‘Progetto Aisha’”

  1. vabbeh questa monttata e fuori di testa! ma si sa la fascia 18-29 essendo non lavoranti, inoccupati, venogno reclutati come debbungher o come attivisti ovvero stalkeristi anti italiani come al solito AS USUAL da milano o roma la città della bellissimissima assai raggio di sole

I commenti sono chiusi.