Il dramma è che non possono fare a meno di noi. Vengono nei nostri Paesi perché non sono in grado di gestire i loro.
Così, anche nello Zimbambwe, dopo avere cacciati i farmers bianchi (non stranieri, ma gente lì da secoli) dopo la fine del governo bianco della Rhodesia per imposizione del mondo occidentale, ora li rivogliono:
Il governo dello #Zimbabwe ha deciso di restituire (con rimborso) le terre ai farmer bianchi, espropriate pure con la violenza dal 2000 al 2001.
Il motivo è il declino economico del Paese.https://t.co/64C4nc6e6C— Francesca Totolo (@francescatotolo) September 12, 2020
Ed così dal 2017:
Non avevano alternative. Nel 2017 un agricoltore bianco, che era stato sfrattato dalla sua fattoria nella provincia di Manicaland, nello Zimbabwe, è ritornato dopo che i membri della comunità locale hanno detto che lo volevano indietro. https://t.co/qxB9m34g1J
— Angela C. (@angelainNL) September 12, 2020
In Sudafrica il genocidio è invece più lento, perché la popolazione bianca alla fine dell’Apartheid era molto più numerosa rispetto a quella della Rhodesia.
Lasciateli morire di fame.