Lo Stato rateizza 27 mln di tasse al suocero di Conte: ma lui non le paga lo stesso!

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Al suocero in pectore di Conte non bastano le marchette politiche del genero:

Anche il suocero di Conte si prende il ‘bonus’: furboni

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Pare che non paghi nemmeno il taglio delle tasse dovute ricevuto grazie al governo Conte:

Per Giuseppe Conte sono tempi duri. Non ci sono solo le litigate al governo, ma anche quelle in famiglia. Il suocero, Cesare Paladino, padre della compagna Olivia Paladino, è infatti in “guerra” con l’Agenzia delle Entrate controllata dal ministero dell’Economia. Il tutto risale al 2019 quando Cesare Paladino, proprietario del lussuoso Grand Hotel Plaza di Roma, patteggiò per aver evaso il versamento della tassa di soggiorno: un ammanco totale di due milioni di euro mai versati – secondo gli inquirenti – dal 2014 al 2018. L’imprenditore, dopo aver pagato tutto il dovuto, patteggiò – con sospensione della pena concordata – un anno, due mesi e una settimana di prigione.

Ma per il padre della compagna del premier i dissapori non sono finiti qui, perché a causa della crisi del “mattone” le società della famiglia Paladino usufruirono della cosiddetta “pace fiscale”, o meglio della “”rottamazione ter” voluta dal Conte-Uno, trovandosi in sofferenza con il Fisco per circa 36 milioni di euro. Ed ecco che subentra la rateizzazione, chiesta e ottenuta, di 27 milioni. Da qui poi si passa al ricorso: Cesare Paladino – che deve ancora corrispondere all’Agenzia delle Entrate oltre 15 milioni di euro – si è appellato contro il Fisco per chiedere di dilazionare il pagamento in diciotto tranches e per protesta ha deciso di chiudere i rubinetti. A spiegare quanto realmente starebbe accadendo è Franco Bechis che sul Tempo scrive: le società dei Paladino non sarebbero “in grado di versare quelle rate taglia extralarge senza rischiare di mandare in crisi seria tutto il gruppo”. Insomma, un caso che non può che imbarazzare Conte. Il suocero in guerra con il Fisco e che rifiuta i pagamenti.