Un eritreo affetto da disturbi psichiatrici è comparso mercoledì (19 agosto) davanti al tribunale tedesco per aver ucciso un bambino spingendolo sotto a un treno in corsa.
Il tribunale di Francoforte dovrà stabilire se Habte Araya, che vive in Svizzera da 14 anni, sia o meno penalmente responsabile delle sue azioni. L’accusa ha chiesto il suo collocamento a lungo termine in una sorte di ospedale psichiatrico. La decisione del tribunale è prevista per il 28 agosto.
La mattina del 29 luglio 2019, aveva spinto Leo, 8 anni, e sua madre, 40, sui binari mentre un treno entrava nella stazione di Francoforte. Il bambino era rimasto ucciso all’istante, sua madre era invece sopravvissuta. Immaginate come.
Aveva anche tentato di spingere sotto al treno una terza persona, 78 anni, ma questi era riuscito a fermarlo.
Denunciando il crimine “spaventoso ”, il ministro dell’Interno tedesco, Horst Seehofer, aveva promesso di rafforzare la sicurezza nelle stazioni e di estendere la videosorveglianza. Aveva anche suggerito di dotare le piattaforme di porte sicure per evitare di cadere sui binari.
E pensare che, invece di tutte queste cose, basterebbe vietare gli immigrati. Soluzione troppo semplice.
Circa dieci giorni prima, una notizia simile era avvenuta in una città della Germania occidentale, dove un altro immigrato aveva fatalmente spinto una donna di 34 anni sotto un treno.
Terrorismo a bassa intensità. Perché ci odiano. Matti o meno.
Tutto normale, previsto e perfettamente accettabie. La grande sostituzione non si ferma.
Governo di 💩 e italiani pecoroni smidollati