Sarà processato domani in via direttissima un pregiudicato nigeriano sorpreso nel pomeriggio di sabato a spacciare sostanze stupefacenti a Venezia.
Una volta individuato mentre vendeva morte, gli agenti hanno iniziato un inseguimento. Il nigeriano, nella fuga, è entrato in alcuni giardini di abitazioni scavalcando le recinzioni. La sua corsa si è bloccata in un giardino, dove il pusher ha tentato una ulteriore fuga entrando in altre proprietà private.
Gli agenti, anche con l’aiuto di una pattuglia dei Lagunari, hanno circondato il quadrilatero delle abitazioni e stretto il cerchio sullo spacciatore. Ancora una volta il nigeriano, deciso a non arrendersi, ha iniziato una colluttazione con gli agenti e i militari, risolta con l’uso dello spray. Un lagunare e un agente sono ricorsi alle cure del pronto soccorso.
I nostri sono ridotti ad usare lo spray come le vecchine invece di piantare allo spacciatore una pallottola in mezzo agli occhi e una nel deretano.
L’africano è stato arrestato per spaccio, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Su di lui pende anche una denuncia per violazione di domicilio.
Lo spacciatore, già al terzo arresto dal suo arrivo in Italia, è stato trattenuto nella camera di sicurezza della questura di Venezia in attesa di presentarsi lunedì davanti al giudice.
Ma cosa deve fare un nigeriano per essere rimandato in Nigeria?
Potevano lasciarlo una mezz’oretta in mano ai lagunari, quei ragazzoni gli avrebbero spiegato tante cose.
Sarebbe ripartito per la Nigeria carico di meraviglia e con tanta voglia di tornare a casetta.