Richiedente asilo brucia due chiese: “L’ho fatto per vendetta”

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Un richiedente asilo africano ha appiccato il fuoco a due chiese, in Norvegia, dicendo di non poter tollerare che la sua religione venisse “calpestata”.

Il cittadino somalo residente in Norvegia che ha dato fuoco alla chiesa di Dombås e alla chiesa di Sel nel febbraio 2020, ha ammesso la propria colpevolezza in tribunale, sostenendo di essere rimasto sconvolto per l’incendio di un Corano che, secondo lui, sarebbe rimasto impunito.

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L’africano ha 20 anni e risiede a Nord-Gudbrandsdalen, dove si trovano entrambe le chiese. Era arrivato in Norvegia nel 2015 e vissuto in un centro di accoglienza per richiedenti asilo fino a quando non ha ricevuto un permesso di soggiorno. Finora non ha avuto un lavoro in Norvegia, ma ha svolto diversi stage nel comune di residenza, a spese dei contribuenti.

Stiamo finanziando la nostra invasione.

Alla fine del 2019, Stop the Islamization of Norway (SIAN), un’organizzazione anti-islamica norvegese, aveva appiccato il fuoco ad un Corano durante una manifestazione. L’evento aveva scatenato forti reazioni tra i musulmani in Norvegia e in tutto il mondo musulmano, scatenando proteste anti-norvegesi.




5 pensieri su “Richiedente asilo brucia due chiese: “L’ho fatto per vendetta””

  1. Il Santo Pappone che dice? Forse è troppo impegnato a lavare e baciare i piedi degli invasori per accorgersi che il suo gregge è attualmente il più oppresso nel mondo.

I commenti sono chiusi.