Coronavirus, verso lockdown in Sardegna grazie a decine di algerini infetti

Vox
Condividi!

La denuncia del governatore dopo la notizia di un possibile lockdown per la Sardegna.

Da Covid-free a rischio lockdown: è il caso della Sardegna, dove l’estate rischia di finire anzitempo a causa del coronavirus.

VERIFICA LA NOTIZIA

La regione rischia di essere isolata perché sta diffondendo il contagio in mezza Italia. Di conseguenza c’è la reale possibilità che la Sardegna possa rappresentare il primo caso di lockdown riconducibile alla seconda ondata.

Di certo, in Sardegna il coronavirus qualcuno ce lo ha portato. Lanciamo un’ipotesi:

L’ultimo bollettino parla di 37 nuovi casi giornalieri. Che ne fa la regione con il più alto indice d’Italia in rapporto alla popolazione.

Vox

I due focolai principali sono rappresentati dalle discoteche di Portorotondo e Porto Cervo, dove almeno un centinaio di giovani ha veicolato il virus in mezza Italia e soprattutto nel Lazio, e dal villaggio vacanze nell’isola di Santo Stefano, dove 470 persone sono in quarantena e non rappresentano un grande pericolo per il momento.

Se i casi di coronavirus si stano moltiplicando in Sardegna, la colpa è del governo. Lo sottolinea il governatore Christian Solinas: “La Sardegna non ha mai avuto una circolazione virale autoctona. Tutti i casi sono di importazione o di ritorno, persone già positive testate una volta giunte in Sardegna o sardi infettati durante le vacanze all’estero”. L’unico modo per prevenire una situazione come questa era, spiega Solinas, adottare il piano già proposto dalla giunta ma respinto da Palazzo Chigi.

“Se il governo avesse accolto il modello che avevo proposto già mesi fa per accompagnare l’ingresso sull’isola di ciascun passeggero con un certificato che attestasse l’esito negativo del tampone, oggi non ci sarebbe la recrudescenza del virus”. Il problema, sottolinea, non sono solo le discoteche: ” Il tema era evitare la circolazione di soggetti positivi che potessero diffondere il contagio. E l’unico strumento, piaccia o no, era quello proposto da noi”. Invece, con l’avvallo del governo (che ora ritratta), si è proceduti alla “riapertura senza controlli” dei locali notturni. In ogni caso, conclude Solinas. “i presunti contagi in discoteca sono una minima parte rispetto al complesso dei positivi: abbiamo una ventina di clandestini algerini che non vengono rimpatriati e scappano dai centri d’accoglienza; abbiamo turisti spagnoli, croati e francesi che sono potuti entrare senza controlli grazie alle precedenti scelte del governo”. E sui controlli negli aeroporti ad agosto inoltrato: “Quando noi lo abbiamo proposto a maggio, tutti si sono stracciati le vesti, attaccandomi con una violenza inaudita da tutti i fronti: politico, mediatico e scientifico. Prendo atto che ora abbiano cambiato idea e spero non sia troppo tardi”.

Permettere gli sbarchi al tempo del coronavirus è un crimine per il quale il governo deve pagare. Ed è folle anche avere riaperto le discoteche e permettere l’esistenza di resort e navi da crociera che ammassano centinaia se non migliaia di individui in uno spazio ristretto.




Un pensiero su “Coronavirus, verso lockdown in Sardegna grazie a decine di algerini infetti”

  1. per un po’ di pellemerda fanno il lockdown di una regione ? SIETE PROPRIO DELLE PECORE DI MERDA. METTETEVI LA MUSERUOLA STRONZI!

I commenti sono chiusi.