Di fronte all’aumento dei casi di coronavirus in molti Paesi europei, la Commissione Ue li ha esortati a mantenere le frontiere aperte e ad agire in modo coordinato, diversamente da quanto successo a marzo con l’esplosione della pandemia. El Pais dà notizia oggi di una lettera inviata il 7 agosto scorso dall’esecutivo di Bruxelles ai Paesi membri nella quale si legge: “Dobbiamo assicurarci che la Ue sia pronta per i nuovi focolai, ma allo stesso tempo evitare una seconda ondata di azione scoordinate alle frontiere interne”.
Secondo la Commissione, “il ristabilimento di restrizioni inefficaci e controlli ai confini deve essere evitato, la risposta deve essere proporzionata, coordinata e basata su prove scientifiche”. La lettera è stata inviata agli ambasciatori dei 27 Paesi Ue dalla direttrice generale della Giustizia, Salla Saastamoinen, e dalla sua omologa dell’Interno, Monique Pariat.
Sono fantastici. Accusano i ‘negazionisti’ di negare la presenza del virus, poi non vogliono impedire che circoli chiudendo le frontiere.
Se esiste, ed esiste, l’unico modo di impedire il contagio è chiudere le zone dove ci sono più infetti. La cosa più immediata è chiudere i confini.
Esiste solo quando gli fa più comodo…