Dopo un anno di democrazia sospesa, passata nello stupro dei nostri diritti, tra porti aperti e famiglie rinchiuse nelle proprie case, le prostitute della politica rimangono abbarbicate alle proprie poltrone.
Spacciano per scandalo un bonus da 600 euro a cinque pezzenti, mentre cercano di nascondere il vero, enorme e osceno scandalo: l’Italia non ha un governo che rappresenti la volontà popolare ormai da un decennio. Correva l’anno 2011.
La situazione è oltre i limiti. Volevano e hanno avuto un governo che ha riaperto i porti al traffico di carne umana. Alle navi negriere.
L’Italia è di nuovo invasa da afro-islamici e umiliata dai propri ‘alleati’ Ue. Un governo totalmente succube dell’eurofollia e agli ordini di governi stranieri è tornato a fare quello che facevano prima di Salvini: traghettare in Italia tutti i clandestini.
Le moschee abusive, che sappiamo essere caserme nemiche, si diffondono sul nostro territorio: siamo in stato di guerra. Solo che la guerra l’ha dichiarata al popolo un Parlamento illegittimo.
Ad una frattura politica di questa ampiezza, tra paese reale e chi vuole umiliare la democrazia piegando la sovranità popolare alle esigenze private di Renzi e della cricca grillina, non si può rispondere che con la sollevazione popolare.
Per questo servirebbe, almeno, la neutralità da parte delle forze dell’ordine, che dovrebbero lasciare entrare il popolo nel Palazzo. Ma l’ideale sarebbe una rivoluzione guidata da qualche generale illuminato. Non un generale da operetta in cerca di potere, ma un patriota che usi la propria autorità per ripristinare la democrazia e portare il paese al voto subito dopo. Immediatamente dopo.
Dice, ma sarebbe un colpo di stato antidemocratico. E invece no. Il colpo di stato è quello di chi vuole formare un governo nonostante il popolo: rimuovere questo Parlamento ormai illegittimo ripristinare la democrazia, dare la parola al popolo. Che è l’unico sovrano.
Un Parlamento dove una forza che ormai rappresenta a malapena l’1,5 per cento della popolazione, ha imposto la sanatoria di 200mila clandestini. Dovrebbe bastare questo ad appendere in pubblica piazza i suoi rappresentanti. Anche se, per una di loro, non basterebbe il nodo di Gordio.
Loro, un anno fa, hanno fatto un colpo di stato istituzionale, cacciarli riparerebbe lo strappo istituzionale.
Immaginate. Un generale dei parà che irrompe in Parlamento e lo ‘scioglie’, ridando la parola al popolo.
Ma non vogliamo fantasticare troppo, né buttarla troppo sull’ironia, perché la situazione è tragica. Sbarcano oltre 500 clandestini al giorno grazie al governo degli sconfitti Pd-M5s.
I giovani emigrano mentre gli anziani sono costretti a lavorare per mantenere figli disoccupati. E loro, i sepolcri imbiancati della politica, pontificano. Parlano di democrazia, mentre la stuprano quotidianamente. Parlano di accoglienza, ma col culo degli altri.
Tengono il popolo al guinzaglio con il ricatto della ‘legalità’: ma non vi è nulla di legale in quello che fanno. A cominciare da Mattarella, quello che manda le teste di cuoio, all’alba, nelle case di chi lo critica. Non vi è nulla di legale nell’avere chi rappresenta poco più del 20 per cento che vuole fare un governo contro gli italiani. In un presidente della Repubblica nominato da un Parlamento uscito da un’elezione incostituzionale e grazie ad un premio di maggioranza scattato per poche centinaia di voti (e sappiamo come li hanno contati) che ha reso maggioranza un partito del 26%. E’ emergenza democratica.
Siamo in una situazione in cui la legalità formale viola i principi basilari della sovranità popolare. Ricordiamo: anche Luigi XVI era legalmente dalla parte giusta. Prima di finire sotto la ghigliottina. Ora è il turno degli abusivi che ci vogliono non governare, ma dominare.
Contro questo governo che p contro gli italiani, deve essere il tempo della sollevazione. Cercasi generale. Conte delenda est.
In Libano stanno preparando le forche per i politici…..In Italia?Un sogno.