Zemmour: “Immigrati stuprano perché ci stanno colonizzando”

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Nell’intervista, l’attivista e filosofo ebreo francese Eric Zemmour torna sulla “guerra di civiltà” che divide oggi la Francia, i problemi legati all’immigrazione in Francia e il futuro della democrazia europea.

Eric Zemmour. (…) Per la prima volta nella storia, abbiamo affidato la politica di immigrazione del paese agli stessi immigrati. Non ce ne rendiamo conto, ma sono gli stessi immigrati a decidere quali immigrati vengono o no in Francia. Sono loro che li introducono poiché lo Stato ritiene di non avere il potere di regolamentare questi arrivi o di impedirli, in nome dello Stato di diritto tutelato dai giudici, dai media, dal mondo culturale …È qui che si trova la radice ed Emmanuel Macron non lo affronterà mai. Tutto il resto sta andando esattamente come previsto. Non appena si sviluppano enclave straniere, in questi quartieri compaiono leggi, usi e costumi stranieri: niente di sorprendente. È sempre più visibile perché l’immigrazione non ha mai smesso di continuare. È il numero che decide: non ho mai smesso di ripetere che da un certo numero la quantità diventa una qualità. Questo viene verificato ogni giorno.

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(…) Il moltiplicarsi di furti, stupri e omicidi non è causato da un “selvaggio” della società francese, ancor meno fa “inciviltà” come dice modestamente il presidente Macron, ma il prodotto di questa guerra di civiltà, di questa situazione coloniale in cui i colonizzatori sono i colonizzati di ieri che si vendicano della storia.

(…)

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9 pensieri su “Zemmour: “Immigrati stuprano perché ci stanno colonizzando””

  1. “Non lo so se Zemmour, alla luce della sua appartenenza etnoreligiosa, stia paraculando”… l’hai mai guardato in faccia*?… e comunque, sì… ‘sti mostri abietti possono concedersi di giocare su tutti i tavoli, compreso – e anzi in primis – su quello dell cVitica**… A me il sig. “Zemmour” fa orrore.

    * “Comunque, basta guardare un po’ da vicino quella bella faccia da tipico giudeo, uomo o donna, di carattere, per capire tutto una volta per sempre… Quegli occhi che spiano, interminabilmente falsi da impallidirci… quel sorriso incuneato… quei labbri che sporgono: la iena… E poi tutto d’un colpo quello sguardo che si lascia andare, pesante , di piombo, ottuso… sangue di negro che scorre… Quelle commessure labio-nasali sempre frementi… flessuose, scavate, rimontanti, difensive, impresse di odio e di disgusto… per voi!… per voi , l’abietto animale della razza nemica, maledetta, da distruggere… Il loro naso, il loro ‘tucano’ da truffatore, da traditore, da vigliacco, quel naso Stavisky, Barmat, Tafari… in tutte le più subdole combinazioni, tutti i tradimenti possibili, che punta, si abbassa, piomba sulla bocca, la loro schifosa fessura, quella putrida banana, la loro mezzaluna, l’immonda smorfia giudea, così canaglia, così vischiosa, anche ai Premi di Bellezza, l’abbozzo della tromba pompante: il Vampiro… Ma questa è zoologia!… elementare!… È al vostro sangue che puntano quei musi!… Dovrebbe farvi urlare, questo… trasalire, se in fondo alle vene vi fosse restata una minima traccia di istinto, se in testa e nella carne ci vibrasse qualcos’altro che una tiepida pasta retorica, infarcita di fini mezzucci, il piccolo untume grigiastro delle formule borbottate, marinate in alcool… Smorfie simili a quelle che si vedono sulle facce degli Ebrei, sappiatelo, non si improvvisano, non risalgono a ieri o all’affare Dreyfus… Salgono dal fondo delle ere, per il nostro terrore, dagli stiracchiamenti degli incroci, dai sanguinolenti merdai talmudici, da tutta l’Apocalisse insomma!…
    Al diavolo i dannati! E crepa, o bestia impossibile!… Feccia! Neanche salti su dallo sgomento a vedere simili mostri! Non vedi la tua tortura e la tua morte inscritte, incise su quei musi?… Che razza di specchio ti ci vuole allora?… Per vedere la tua morte?…
    Tutte le brutture, tutte, vogliono dire qualcosa! Guarda! Visto che sei troppo molle per leggere nei libri, decifra almeno, impara a leggere sulla faccia dell’Ebreo la sentenza che ti riguarda, la Sentenza, l’Annuncio vivente, tutto smorfie, del tuo massacro.” (Bagatelle per un massacro, Denoël, Parigi 1937, 1942, 1943)

    ** Cfr. SOPRA, SOTTO, PRO E CONTRO, AL CENTRO, A DESTRA, A SINISTRA!…, https://groups.io/g/libertari/message/2284.

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  2. ma va! si capisce, ma questo signore deve domandarsi chi c’è dietro, magari scpre sui consimili….

I commenti sono chiusi.