L’ESERCITO IN SICILIA, MA E’ TROPPO TARDI: BOOM CONTAGI, TUTTI MIGRANTI

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La Sicilia era Covid-free prima degli sbarchi. Qualcuno, responsabile, dovrà pur pagare per epidemia colposa!

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Boom di nuovi positivi in Sicilia. In sole 24 ore i casi salgono a 89 di cui almeno 71 migranti, un numero che fa dell’isola la prima regione d’Italia per incremento del numero di contagi. Dall’inizio dell’epidemia sono complessivamente 3.574 i casi, mentre attualmente risultano positive 538 persone. Resta stabile il numero di ricoveri in terapia intensiva, che sono 6, mentre 488 sono in isolamento domiciliare. A livello provinciale l’incremento maggiore si registra a Ragusa (72 in più rispetto a ieri, quasi tutti immigrati dell’hotspot di Pozzallo), 7 contagi in più rispetto a ieri si registrano a Siracusa e 5 ciascuno a Catania e Palermo.

A Pozzallo lunedì arriverà l’esercito. Il prefetto lo ha assicurato al sindaco Roberto Ammatuna, allarmato per i 73 casi di migranti positivi al Covid 19 nell’hotspot locale, che sarà presidiato da 90 militari. “Tutto questo in un solo giorno! – dice l’assessore alla Salute della Sicilia Ruggero Razza annunciando i nuovi contagi – Spero che adesso si capisca perché da mesi parliamo della necessità di un protocollo sanitario e di pesanti sottovalutazioni da parte di Roma”.

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Il contagio arriva col barcone. Ricordiamo che la Sicilia era covid-free prima che Lamorgese e l’altro criminale spalancassero i porti.

E ricordiamo cosa potrebbe accadere:

“Le (non) decisioni adottate – aggiunge Razza – stanno contribuendo drasticamente al contagio continuo dei migranti tra loro con pesanti ripercussioni in termini di sicurezza. Spero che ora tutti comprendano che nessuno ha mai voluto strumentalizzare alcunché: semmai si sta verificando semplicemente quello che avevamo rappresentato da subito alle autorità competenti. Basta. La Sicilia non lo merita!”.

La situazione è tesa anche a Messina, dove l’altro hotspot di contrada Bisconti è finito al centro delle cronache per altre fughe. Tra sovraffollamento, problemi sanitari e di sicurezza gli hotspot sono totalmente fuori controllo. “I siciliani sono esasperati da questa situazione che sembra peggiorare ogni giorno di più”, denunciano il segretario regionale della Lega in Sicilia, Stefano Candiani, e i vicesegretari, Fabio Cantarella e Francesco Di Giorgio. Una situazione che sarebbe stata anche aggravata dalle numerose segnalazioni di cittadini preoccupati dalle precarie situazioni igieniche dei centri di accoglienza, ma soprattutto dai problemi di ordine pubblico e dalle continue fughe di migranti positivi al Covid. “A Lampedusa questa notte si sono registrati altri arrivi per un hotspot al collasso – spiegano i vertici siciliani della Lega – e un furgone incendiato. A Messina, invece, la situazione è critica per le continue fughe dal centro anche di migranti risultati positivi al Coronavirus. La Sicilia è sola – denunciano Candiani, Cantarella e Di Giorgio -. Mentre il presidente Musumeci è costretto a prendere nuove misure per cercare di contenere il contagio e i siciliani sono richiamati alla prudenza e a comportamenti responsabili, i centri di accoglienza sono lasciati dal governo nel caos più totale. Anzi la sola idea del governo Conte-Pd-5Stelle è quella di creare una nuova tendopoli per migranti a Vizzini estendendo così i problemi a un’altra zona dell’Isola”, concludono.




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