Ru486 Aborto, la sinistra vuole meno italiani per sostituirci

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Sono i nuovi campi di sterminio. Ma sono invisibili, perché basta una pillolina. E allora chi non ha abbastanza neuroni per immaginare il futuro – che è ciò che distingue l’uomo dalla bestia – non vede e non comprende.

“Un passo avanti importante nel pieno rispetto della 194, che è e resta una legge di civiltà”. Così il ministro della Salute Roberto Speranza, su twitter, commenta le “nuove linee guida, basate sull’evidenza scientifica” sulla pillola abortiva Ru486, che “prevedono l’interruzione volontaria di gravidanza con metodo farmacologico in day hospital e fino alla nona settimana”. Secondo la nuova direttiva, anticipata da alcuni quotidiani, per l’aborto farmacologico non è più necessario il ricovero in ospedale.

Spacciare l’omicidio di Stato per ‘civiltà’ è tipico delle civiltà decadenti.

In Italia mancano milioni di bambini eliminati prima di nascere. E siccome ora l’aborto è una questione quasi esclusiva delle immigrate, allora lo Stato occupato da una minoranza di invasati, vuole normalizzarlo per estenderlo sempre di più alle italiane così da creare altri vuoti.

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E’ un genocidio.

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In pochi decenni hanno normalizzato pratiche barbare come l’infanticidio preventivo e l’adozione gay. Il prossimo passo sarà la pedofilia.

E il problema non è politico, ma culturale. Perché i nostri leader politici, quelli che si definiscono sovranisti, usano lo stesso linguaggio degli altri, soffrono di sudditanza culturale: invece l’Entropia si combatte iniziando dall’uso di una semantica opposta.




9 pensieri su “Ru486 Aborto, la sinistra vuole meno italiani per sostituirci”

  1. La 194 é e resta una legge criminale e genocida. La Ru486 é peggio del lungo ago inserito nella vagina per uccidere il feto. Perché di uccisione si tratta, in quanto é una creatura dotata di anima e corpo in fase di sviluppo, come lo siamo stati tutti noi prima di nascere, anche Speranza che definisce la 194 una legge di civiltà, oppure la stessa Bonino. Comunque, la pillola abortiva – che se non erro al momento circola solo in Toscana – non solo uccide il feto, ma a quanto pare reca danni alla salute della donna che lo assume. In molti negano i rischi sulla fertilità della donna che lo assume, che sarebbero inferiori rispetto all’aborto chirurgico, ma io non ci credo. Secondo me se il farmaco viene distribuito gratuitamente proprio per rendere meno feconde le nostre donne, oltre che sempre più promiscue.

    https://www.tempi.it/adesso-il-mio-incubo-si-chiama-ru486/
    https://abbattoimuri.wordpress.com/2015/10/28/la-mia-esperienza-con-la-ru486-aborto-farmacologico/

    Sono contrario per principio all’aborto, ma una distribuzione gratuita della Ru486 nell’Africa subsahariana sarebbe una grande opera di bene per il mondo.

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