IL VERBALE N°16 INCASTRA CONTE, HA MENTITO ANCHE AI MAGISTRATI: DIMISSIONI SUBITO – VIDEO

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I verbali resi pubblici del Comitato tecnico scientifico dimostrano che fu il governo a dire no sulle zone rosse ad Alzano Lombardo e Nembro, nonostante le pressioni proprio del Cts. Si capisce, ora, perché il presunto avvocato del popolo abbia battagliato a lungo contro la desecretazione di quegli atti, dopo aver accusato per mesi la Lombardia e Attilio Fontana per la mancata istituzione della zona rossa.

Ma oltre ai verbali, ci sono prove del fatto che Conte, quando fu interrogato dai magistrati di Bergamo, disse che il verbale del Cts che premeva per la zona rossa non arrivò mai sulla sua scrivania. MENTENDO.

Era il 12 giugno, e Conte disse: “Quel documento non mi è mai arrivato”. Così ai pm che erano arrivati a Roma per interrogarlo come testimone nell’inchiesta avviata proprio per accertare se l’epidemia che ha dilaniato la Valbrembana fosse stata colposa. Per capire se c’erano state sottovalutazioni, omissioni o ritardi che, fatalmente, possono avere avuto un ruolo nel far vorticosamente salire verso l’altro il conteggio delle vittime. “Quel documento, io non l’ho mai visto”, disse Conte.

Ma secondo il Corriere, i magistrati rimasero “forse un po’ sorpresi”, perché già sapevano come stavano le cose. Gli scienziati avevano fatto pressione sul governo e su Conte, chiedevano l’immediata istituzione della zona rossa. Che però non venne mai creata. Tutto scritto nel verbale della riunione del 3 marzo. Un verbale che dovrebbe dimissionare Conte seduta stante.

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“Ora tutti gli italiani sanno perché Conte tiene nascosti i documenti del Comitato tecnico scientifico. Lui e il suo governo hanno ignorato lo studio di chi invece aveva capito benissimo cosa stava accadendo, hanno perso giorni preziosi per contenere la diffusione del virus e hanno istituito prima un’inutile zona arancione e poi una dannosa zona rossa nazionale. E Conte, come capo di questo governo, deve dimettersi”. Così i parlamentari bergamaschi della Lega Roberto Calderoli, Daniele Belotti, Simona Pergreffi e Rebecca Frassini. “Come spiegheranno agli italiani la scelta di non aver bloccato il contagio del virus dai focolai di Alzano e Nembro? E cosa diranno i 5 Stelle, passati dalle dirette streaming al segreto omertoso su documenti così importanti? Dov’è finita la loro sbandierata trasparenza e onestà?”.

Ormai è chiaro. Conte e il suo governo hanno sbagliato tutto nell’emergenza coronavirus.

Prima hanno lasciato entrare i cinesi, tacciando di razzismo chiunque denunciasse la certezza che avrebbero portato con loro il virus. Poi, come emerge chiaramente dagli atti desecretati, che sono tra l’altro una piccola parte del totale, si è rifiutato di intervenire nonostante l’allarme lanciato dal Comitato Tecnico Scientifico. E infine, con dieci giorni di ritardo, ha deciso di chiudere tutta Italia quando proprio il CTS si era limitato a chiedere il lockdown per alcune regioni del nord.

Insomma: troppo tardi e male.

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9 pensieri su “IL VERBALE N°16 INCASTRA CONTE, HA MENTITO ANCHE AI MAGISTRATI: DIMISSIONI SUBITO – VIDEO”

  1. Non sono dell’avviso di avere pochi uomini, preparati ed equipaggiati come se dovessero partite per la terza. Preferirei che si muovesse la moltitudine. Difficile fermare le masse se rappresentano quasi la totalità della popolazione. Un piccolo gruppo, anche se costituito da professionisti viene sopraffatto dall’esercito in un battito di ciglia, a meno che non facciano operazioni a sorpresa ma la scientifica ha dalla sua i video girati dalle onnipresenti telecamere. Se non vengono presi è perché li vogliono liberi in genere, non perché non sono riusciti a beccarli.

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