Esplosione a Beirut, 50 morti: ferito anche militare italiano. I feriti sono 2750. La probabile causa della potente deflagrazione potrebbe essere stata “l’enorme quantità di nitrato di ammonio” immagazzinato nel porto della città.
Forse aveva ragione il governatore sull’effetto ‘Hiroshima’:
#Libano L'esplosione di Beirut è valuta di una potenza di 5.4 kilotoni, metà di una bomba nucleare tattica moderna. https://t.co/aMzgYy0efm
— Angelo Gambella (@agambella) August 4, 2020
Sarebbero state 2.750 tonnellate di nitrato di ammonio ad esplodere nel tardo pomeriggio di oggi a Beirut. Lo riportano varie fonti, confermate anche dalle dichiarazioni del presidente libanese, Michel Aoun, che ha definito “inaccettabile” che un tale quantitativo di materiale esplosivo sia stato immagazzinato in un capannone senza adeguate misure di sicurezza. I responsabili, ha affermato Aoun in un tweet, subiranno “la più dura delle punizioni”. Il presidente libanese ha anche chiesto che sia dichiarato lo stato di emergenza per due settimane. Il nitrato di ammonio è un composto chimico usato nei fertilizzanti e nella fabbricazione di esplosivi.
MOLTO PIU’ GRAVE DI QUANTO PENSATO E, CHIARAMENTE, NON SI TRATTA CERTO DI UN “INCIDENTE IN UNA FABBRICA DI FUOCHI DI ARTIFICIO”
Un alto funzionario della sicurezza libanese ha spiegato alle tv locali che alcuni “materiali molto esplosivi” potrebbero essere all’origine delle violente esplosioni nella zona del porto: questi materiali erano stati confiscati e tenuti in magazzino per anni. “I servizi interessati stanno conducendo le indagini e diranno qual è la natura dell’incidente”, ha dichiarato Abbas Ibrahim, direttore generale della sicurezza. Intanto sono già più di 500 i feriti accorsi in ospedale, mentre ancora non c’è una stima ufficiale delle vittime: si parla di diversi cadaveri sotto le macerie.
🖤 🇱🇧 🖤#Beirut #BeirutExplosion #Libano #Liban pic.twitter.com/SE8UeLEbM6
— Francesca Totolo (@francescatotolo) August 4, 2020
Tra le vittime nell’esplosione a Beirut
anche uomini della politica, tra cui il
segretario generale del Partito Kataeb,
Falangi Libanesi, Nizar Najarian colpi-
to alla testa. Falangi è un partito na-
zionalista e cristiano maronita.
Frantumate le finestre di molti edifici
e negozi per chilometri all’intorno.
“Beirut è una città distrutta”, e le
esplosioni sembravano “Hiroshima”. Lo
ha detto a una emittente libanese,trat-
tenendo a stento le lacrime, il gover-
natore di Beirut, Marwan Aboud, defini-
nendolo “un disastro senza precedenti”.
Sarebbero 5 i militari italiani feriti durante l’esplosione, non in pericolo di vita. https://t.co/tti6khfNZo
— Francesca Totolo (@francescatotolo) August 4, 2020
Una vera strage in un punto nevralgico per la geopolitica internazionale. #Beirut #beirutexplosion #BeirutBlast pic.twitter.com/tY0nCYXJPb
— Francesca Totolo (@francescatotolo) August 4, 2020
Teniamo militari in Libano a pattugliare i confini altrui mentre i nostri sono presi d’assalto.
Stunning video shows explosions just minutes ago at Beirut port pic.twitter.com/ZjltF0VcTr
— Borzou Daragahi 🖊🗒 (@borzou) August 4, 2020
Beirut,esplode fabbrica: feriti e morti
Forte esplosione a Beirut, Libano, nel-
la zona portuale della capitale.
A causare la deflagrazione sarebbe sta-
to un incendio in un magazzino di fuo-
chi d’artificio. L’intero edificio è
stato raso al suolo e l’onda d’urto ha
colpito anche i palazzi vicini.Tra que-
sti il quartier generale dell’ex pre-
mier libanese Saad Hariri e l’ufficio
di corrispondenza della Cnn. Centinaia
i feriti, alcuni rimasti sotto le mace-
rie. Almeno dieci le vittime. “Scene da
Hiroshima e Nagasaki”, ha detto in
lacrime il governatore Abboud.
Non è stato a Hiroshima.
Il ministro della Salute ha messo in allarme tutti gli ospedali: sono stimati centinaia di feriti provenienti dalla zona delle esplosioni, dove è rimasto il fumo, il sangue e i detriti. Scene apocalittiche, che non hanno ancora una spiegazione ufficiale: continua a circolare l’ipotesi di un incidente legato ad un deposito di fuochi d’artificio, ma nessuna pista è esclusa.
La cosa più simile anche se di dimensioni decisamente inferiori è “Oklahoma city”. Il nitrato è “fertilizzante” e per fargli fare il botto basta calore + “portargli ossigeno”, il portatore più comune è il normale zucchero che potete trovare al supermercato.
Il buon Tim aveva seguito alla lettera il libretto di istruzioni nei Diari.
Io ho pensato ad una semplificazione per la parte elettrica: usando un vecchio forno a microonde hai già il timer e una parte “riscaldante”: basta togliere il “cofano esterno” e usare uno schemino di un qualsiasi istituto tecnico per l’alimentazione a batteria.