Barricate a Vicenza contro l’arrivo dei clandestini infetti di Conte

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VICENZA, MIGRANTI: SE RIPARTIRÀ’ L’ACCOGLIENZA DIFFUSA DEI SEDICENTI PROFUGHI, IL COMITATO DI CITTADINI PRIMANOI E’ PRONTO ALLE BARRICATE SU TUTTA LA PROVINCIA VICENTINA

Con quasi 5000 sbarchi in un solo mese (in realtà oltre 5.500 in due settimane solo a Lampedusa ndr..) e 14 mila migranti registrati dall’inizio dell’anno nel cruscotto statistico del Ministero dell’Interno (l’anno scorso furono 3867), il 2020 non sarà solo l’anno tragico del Covid ma anche il ritorno a bomba dei flussi di immigrati clandestini.

“Solo nel 2018 gli sbarchi furono poco più di 18mila, quest’anno invece siamo già vicini a quella cifra senza contare i cosiddetti sbarchi fantasma che sfuggono ai controlli delle Autorità. In un momento drammatico per una nazione che ha in corpo ancora migliaia di falsi profughi e che si trova ferita dal Covid e dalle conseguenze prodotte dall’emergenza sanitaria che si sono trasferite al tessuto economico nazionale, c’è poco da stare tranquilli” – spiega il portavoce del comitato PrimaNoi Alex Cioni.

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Il comitato spontaneo di cittadini che si è trovato negli anni passati in prima linea nel promuovere e sostenere le proteste scoppiate in molti paesi in opposizione all’accoglienza dei migranti, definiti dagli attivisti “sedicenti profughi”, annuncia di essere pronto a raccogliere nuovamente le proteste della cittadinanza per mobilitarsi ovunque sia necessario: “Paese per paese nel caso in cui dovessero giungere notizie di una ripartenza della folle distribuzioni di altri migranti. Se la gran parte degli arrivi nel triennio tra il 2014 e il 2017 erano nigeriani e dell’Africa subsahariana, attualmente più del 50% dei millantatori pronti ad entrare nel sistema dei richiedenti asilo sono tunisini, algerini e bengalesi, soggetti che come i nigeriani millantano uno status fasullo per godere per qualche anno di vitto e alloggio pagato dai contribuenti italiani” – evidenzia Cioni.

In effetti i numeri degli anni passati parlano chiaro. Bocciate la gran parte delle domande di asilo arrivate nelle commissioni provinciali ministeriali incaricate ad esaminare i casi dei migranti.

Per gli attivisti del comitato “desta forte preoccupazione l’indagine della Prefettura di Vicenza avviata nei giorni scorsi per l’accoglienza di altri 1300 sedicenti profughi” da sistemare in unità abitative singole come in strutture alberghiere. “Siamo pronti a frapporci ancora alla prepotenza di uno Stato che invece di tutelare i suoi cittadini, si preoccupa di trovare vitto e alloggio ai clandestini. In questi anni abbiamo avuto modo di conoscere gli effetti nefasti di questo tipo di politica subordinata ad una chiara visione ideologica dell’immigrazione – sottolinea il portavoce di PrimaNoi. Vicenza ne è ancora oggi l’esempio più calzante essendo divenuta la piazza di spaccio più grande del Veneto con estensioni persino in realtà di provincia come Schio.

Il portavoce di PrimaNoi Alex Cioni ha le idee chiare in materia: “Se il Governo intende proseguire pervicacemente con le politiche di accoglienza del recente passato, i cittadini saranno autorizzati a reagire in maniera pacifica ma determinata. Non vogliamo più falsi profughi nelle nostre città”.




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